Dopo aver fatto mancare il numero legale nel corso dello svolgimento del consiglio comunale dell’11 febbraio scorso e la polemica successiva che è arrivata fino a Sua Eccellenza il Signor Prefetto di Latina Dott.ssa Ciaramella, la maggioranza spaccata boccia, con la simbolica e rilevante astensione di Forza Italia, la mozione per la valutazione urgente dell’annullamento in autotutela della gara rifiuti (una gara di 93 milioni di euro per 9 anni!) presentata da Europa Verde e sostenuta compattamente dalla Minoranza.
Tutti gli interventi della Minoranza, a partire dalle obiezioni chiare e circostanziate del Consigliere Subiaco, presentatore della mozione, corroborate dagli interventi documentati e centrati sul punto del consigliere Di Tommaso di Progetto Terracina, del consigliere Chiumera del PD e della neoconsigliera Pernarella di Sinistra Italiana, sono stati improntati sulle incongruenze e opacità del procedimento di gara, sulle carenze tecniche del capitolato speciale d’appalto con la mancanza di impegni chiari come l’introduzione della tariffa puntuale, la mancanza del dato economico sulla vendita dei rifiuti differenziati e il futuro incerto in merito alla programmazione del numero dei dipendenti utilizzati dal gestore, oltre che sulla rilevanza dell’appalto in termini di impegno economico per i cittadini che pagheranno molto caro il servizio pur impegnandosi nella riduzione dei rifiuti e sul fatto che tale decisione non può essere presa con superficialità perché impegna le casse dell’Amministrazione per i prossimi 10 anni per quasi 100 milioni di euro.
Importante anche la dichiarazione di astensione di Forza Italia che mette l’accento sul fatto che molte questioni emerse e documentate in modo circostanziato rappresentano un potenziale rischio per le casse dell’Ente e per gli aumenti indiscriminati della TARI o della futura TARIP per i cittadini, rischio che evidentemente FI giustamente non intende correre.
Proprio per la importanza dell’appalto e dell’impegno economico per il Bilancio dell’Ente, la Minoranza compatta ha chiesto ai sensi dell’art. 49 comma 3 del regolamento comunale il voto nominale in modo che ogni consigliere si assumesse chiaramente, davanti ai cittadini, la responsabilità della propria decisione.
“Abbiamo dovuto scrivere a Sua Eccellenza il Signor Prefetto Dott.ssa Ciaramella perché siamo stati messi di fronte ad una decisione unilaterale presa dal Presidente del Consiglio di convocare un nuovo Consiglio dopo 10 giorni e non utilizzare la seconda Convocazione dopo tre giorni, a seguito della mancanza del numero legale nello scorso consiglio, visto che la maggioranza non ha trovato altra soluzione che fuggire via invece che affrontare la questione posta dalla mozione, e francamente oggi ci saremmo aspettati, non fosse altro per il fatto che erano trascorsi addirittura quasi tre mesi dalla protocollazione della mozione e ulteriori 10 giorni dopo lo scorso Consiglio, dieci giorni che sono serviti a ricompattare la maggioranza o quello che resta, interventi corposi e ricchi di documentazione che confutassero con i dati e con le simulazioni tutte le carenze e opacità procedurali con pareri tecnici di esperti consulenti esterni e pareri legali della avvocatura comunale, invece abbiamo ascoltato una relazione molto superficiale da parte dell’Assessore all’Ambiente Casabona, il quale pure si era mostrato in Commissione dubbioso sulla qualità del capitolato, per non menzionare la relazione ancora più inconsistente del Sindaco Giannetti, entrambe cavillose, superficiali e infondate, un imbarazzante arrampicarsi sugli specchi citando inutilmente date e procedure incoerenti e senza rispondere nel merito, e nessun intervento di rilievo da parte dei consiglieri di maggioranza, con considerazioni fuori tema e prive di sostanza tecnica e invettive politiche che francamente non solo non ci hanno per nulla convinto ma che mostrano superficialità e inconsistenza tecnica e politica e nessuna considerazione per i punti che la mozione pone al centro: 1) la tutela dell’interesse pubblico, ricordando che l’iter di gara può essere sempre interrotto (molteplici sono i pareri e le sentenze favorevoli) se ritenuto pregiudizievole per l’interesse pubblico, 2) la riduzione delle tariffe dei rifiuti, 3) la garanzia di un modello di servizio che premi i cittadini virtuosi e riduca progressivamente i costi” spiegano dalla Minoranza” ed è per questa ragione che abbiamo chiesto ed ottenuto il voto nominale, per mettere ogni consigliere di fronte alle proprie responsabilità davanti ai cittadini al di là degli ordini di scuderia dei partiti e delle liste. Ognuno su questa faccenda è giusto che ci mettesse la faccia perché quel voto i cittadini lo debbono ricordare nei prossimi anni. A questo punto, davanti ad una bocciatura da parte di una Maggioranza cieca e sorda, non possiamo fare altro che interpellare le autorità sovraordinate e chiedere una indagine più approfondita sui tanti profili di criticità e opacità evidenziati sul capitolato e sull’iter di gara, con un esposto, al quale stiamo già lavorando, al fine di tutelare in modo efficace e trasparente l’interesse pubblico, e contemporaneamente annunceremo a breve una grande iniziativa popolare per informare la cittadinanza su quanto sta accadendo e sulle azioni che stiamo intraprendendo”. Dichiarano i Consiglieri di Minoranza.
I Consiglieri
Gabriele Subiaco
Alessandro Di Tommaso
Pierpaolo Chiumera
Gaia Pernarella
Daniele Cervelloni
Barbara Cerilli
Giuseppe Masci
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