Che la vita non sia stata benigna con Gino Rigoni è fuori discussione.
Che lo Stato, con le sue leggi, codicilli e riporti vari, alle volte non è un “buon padre di famiglia”, lo si può comprendere dalla vicenda che lega Gino, 81 anni, cieco totale, ad un fesso limite di legge che vieta la possibilità ad una persona attiva e coraggiosa nel suo grave limite a vivere “libero”.
Nell’attesa di poter vedere di nuovo Gino con un fedele cane guida, facciamo nostro quanto affermato da uno dei figli:”Chi vuole dare una mano a mio padre può farlo accompagnandolo durante le sue passeggiate”.
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