Da quando sulla scena politica terracinese è piombato “lui” catapultato da Roma, sono trascorsi 12 anni, durante i quali per lavoro, ho avuto modo di confrontarmi con nomi ancora presenti sulla scena, purtroppo, e che ricoprono pure ruoli importanti, e debbo dire che raramente ho riscontrato una buona conoscenza sia del ruolo che della legislazione di riferimento.
Ho vissuto i tempi di Maragoni, Forte, Percoco, Corona, Abbate, Panizzi, personaggi di altra caratura rispetto agli improvvisati di oggi.
Certo, anche loro hanno commesso errori e si sono macchiati di qualche schifezza, ma almeno la loro era una politica di competenza.
Oggi assistiamo solo ad un uso strumentale delle istituzioni, con mancanza assoluta di spirito di servizio, ed agli scranni comunali accedono improvvisati con scarso senso di responsabilità sociale capaci solo di creare una totale confusione, con scambi di ruoli in cui si passa da un assessorato all’altro senza avere una specifica competenza in merito.
Non voglio poi parlare del protagonismo esasperato di certi soggetti che vedrei volentieri con una scopa in mano se non tra due carabinieri sul banco degli imputati.
Mai come oggi, Terracina vive una fase delicata, che richiede senso di responsabilità ed impegno anche faticoso, per una gestione seria che si preoccupi di capire tutta la realtà territoriale.
La scelta però, la fanno i cittadini che votano, e soprattutto quelli che non votano, o cittadini che credono a ripetute promesse mai mantenute, e che non conoscono nemmeno i programmi di chi eleggono, quando dovrebbero responsabilmente valutare se tali programmi propongono un disegno di utilità socio-economica e progetti riguardanti il lavoro, la formazione professionale, la qualità dei servizi, per un armonico sviluppo della città: ma che parlo a fare quando non siete nemmeno degni di calpestare il sacro suolo di Terracina?
Germano Bersani
(alias Meo Patacca)
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