Da qualche tempo, di pari passo con l’esplosione dei nuovi media, una sempre crescente quantità di cittadini, per una sorta di operazione di riflusso, professano un incrollabile e incontestabile amore per la propria città.
Legittimo, per carità, e nulla quaestio in linea generale.
Quello dell’amore viscerale per la propria città in alcuni soggetti dediti inizia, però, a dare alla “testa”.
Tanto che per sostenere l’impellente bisogno di esternazione, vanno contro coloro che osano affermare una purché minima opinione diversa, disposti anche a lapidarli senza processo.
L’innamoramento di cui diversi sono rimasti acchiappati negli ultimi tempi lo possiamo paragonare alla stregua di un amore onanistico, non rientrante appieno nella cultura e abitudini della maggioranza dei cittadini terracinesi.
Se poi questi amorosi sensi per il natio luogo entrano come utilizzo propagandistico nelle campagne elettorali, la questione tra il politico chiedente il voto e l’elettore si trasforma in una sorta d’innamoramento tra ragazzi di primo pelo.
Dove tutto e il contrario di tutto si può dire e fare.
Tanto c’è la scusa, sempre valevole, dello sconfinato e reciproco amore per la città.
Aggiungo, inoltre, che quando ci si professa politicamente amanti della propria città, c’è anche il tangibile rischio che si diventi clienti di donne molte generose e di facili costumi, a spese però dell’erario.
Ma questo è uno dei diversi effetti collaterali della vicenda che raccontiamo.
Riteniamo quindi che la città vada rispettata e tutelata sempre e non solo perché si è interessati alla ricezione di un qualsiasi consenso o voglia di esposizione mediatica a tutti i costi per eventualmente trovare le ragioni della propria esistenza in vita.
Perciò Terracina o le altre città con le stesse problematiche, non possono essere considerate al servizio di un’idea distorta ”dell’amore”, perché non hanno bisogno di avere amanti che a ogni piè sospinto si dichiarano perdutamente invaghiti.
Terracina ha invece bisogno di uomini e donne che devono agire nel vero interesse della comunità, senza inventarsi un retorico e falso “amore” per essa.
Di percorsi virtuosi a favore dei terracinesi oggi troviamo poco o nulla.
A pensarci bene il nulla è in vantaggio netto sul poco (fatto anche male).
Buon Ferragosto.
Gina Cetrone
Movimento politico “Sì Cambia”