sabato 23 Novembre 2024,
Se ne andava oggi, 30 anni fa, davanti agli occhi increduli di chi come me fin da bambino stava incollato davanti al televisore fino allo sventolare della bandiera a scacchi.
Immagini rimaste scolpite nella mente, e poi ripetute all’infinito nei telegiornali.
Lui, il più grande allora, se n’era andato.
Quel giorno, in auto prima della partenza, era stranamente senza casco.
Nella sua camera, dove non è più tornato, hanno trovato la Bibbia aperta alla pagina che recitava: “quel giorno Dio gli avrebbe fatto il dono più grande”.
Era il primo maggio di 30 anni fa, e da allora nulla è stato più uguale.
Regolamenti nuovi che hanno reso le auto e i circuiti più sicuri, modifiche ai tracciati e a alla stessa curva del Tamburello, quella che ha visto il suo ultimo respiro, come anche quella in cui ha perso la vita Roland Ratzenberger in quel tragico fine settimana.
Ne abbiamo visti tanti di campioni da quel giorno, ma il suo ricordo scalda ancora i cuori di chi come me già allora era appassionato di Formula Uno, come anche di chi lo è diventato grazie a lui.
Sono passati 30 anni, e sono tanti. Aveva classe e talento come pochi, e interpretava le lingue di asfalto come pochi…anzi, come nessuno.
Grazie, Ayrton, per le emozioni che ci hai regalato!”
Dalla sua pagina facebook
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