martedì 03 Dicembre 2024,

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Terracina. “Palazzo Braschi e il Protocollo di Interventi Condivisi”, parla il Commissario Ocello

scritto da Redazione
Terracina. “Palazzo Braschi e il Protocollo di Interventi Condivisi”, parla il Commissario Ocello

Le critiche, se sono oggettive e riportano a percorsi virtuosi, ritengo siano sempre bene accette per chi è impegnato nell’amministrazione pubblica locale e in particolare per chi come la sottoscritta lo è a tempo molto determinato.
Sulla questione riguardante la prossima firma del protocollo d’intesa per il progetto denominato “Centro di ricerca, sperimentazione e avviamento alla conservazione dei beni culturali, e centro espositivo e di promozione e gestione turistica integrata”, credo vada meglio precisato la sua reale portata.
Delucidazione che anticipo in parte prima della convocazione di una conferenza stampa, che dovrebbe tenersi alla fine della prossima settimana, nella quale i rappresentanti delle Istituzioni coinvolte daranno la loro preziosa testimonianza sull’impegno che intendono assumersi con la città di Terracina, con la presentazione dell’ambizioso progetto culturale e di valorizzazione del territorio.
Il “Centro di Ricerca”, da compiersi anche attraverso la riqualificazione del Palazzo Braschi, è uno strumento d’integrazione e coordinamento dell’azione pubblica, non solo possibile e auspicabile ai sensi delle norme vigenti, ma costituisce un atto doveroso, quasi d’obbligo, dello Stato e degli Enti pubblici territoriali, per quelle attività d’interesse collettivo finalizzate alla valorizzazione del patrimonio culturale.
Lo strumento prescelto per questa collaborazione, di natura strategica-programmatica, il Protocollo d’Intesa, si caratterizza per essere particolarmente flessibile e aperto per il perseguimento di un interesse pubblico condiviso.
L’opportunità di un’intesa formalizzata con gli Enti preposti al recupero e alla tutela del patrimonio storico faciliterà la rapida soluzione di annose problematiche che si riferiscono all’accessibilità al Centro Storico Alto, connesse con l’ambito urbano oggetto di programmazione condivisa.
La pianificazione progettuale si articola in due momenti correlati e integrati sinteticamente, con interventi rivolti:

  1. Alla valorizzazione dei “contenitori” del patrimonio storico – architettonico della città;
  2. Alla creazione di “contenuti” di riqualificazione e di sviluppo socio – economico e culturale.

I VANTAGGI PER LO SVILUPPO LOCALE
Dal protocollo di prossima sottoscrizione sarà chiaro che:

  • Il beneficiario degli eventuali finanziamenti sarà comunque sempre il Comune di Terracina;
  • Sempre il Comune di Terracina svolgerà il coordinamento della gestione – amministrativo delle attività previste;
  • Il Comune di Terracina avrà il potere d’indirizzare i finanziamenti per finalità d’interesse del territorio, quali;
  1. Il completamento e il recupero fisico di Palazzo Braschi e dell’ambito storico monumentale del Centro Storico Alto (Palazzo della Bonificazione Pontina, il Foro Emiliano, il Teatro romano), che a fronte di esigue e sporadiche risorse economiche disponibili, necessita invece d’ingenti somme di finanziamento;
  2. La valorizzazione e la conoscenza del patrimonio storico – monumentale in grado di rivitalizzare e dare impulso per la qualificazione, anche economica, del Centro Storico Alto;
  3. La realizzazione di attività “contenute”, al contempo, d’interesse extraterritoriale (grazie alla collaborazione degli Enti coinvolti e di quanti altri saranno coinvolti) ma a sicuro vantaggio della comunità della città di Terracina quali:
    • Attività formativa di maestranze e di tecnici specializzati per il recupero del patrimonio culturale;
    • Attività formativa in grado di creare professionalità manageriali per la messa a reddito delle risorse culturali;
    • Attività formativa attraverso accordi interuniversitari per la formazione dedicata alle necessità e alle potenzialità locali inerenti la valorizzazione del patrimonio culturale;
    • Attività di promozione territoriale attraverso la creazione di un attrattore turistico – culturale che metta in rete tutte le altre emergenze monumentali e paesaggistiche del territorio;
    • Attività di promozione territoriale attraverso l’inserimento del Palazzo Braschi nel circuito delle eccellenze turistico – culturali della regione ma anche nazionali;
    • Attività di interazione promozionale in collegamento, i primis, con il Museo di Palazzo Braschi di Roma, ma anche con il Palazzo Braschi di Nemi, nonché con la Villa Braschi di Tivoli;
    • Attività di promozione turistica attraverso il richiamo di flussi di qualità che garantiranno incremento non solo della qualificazione turistica ma anche incremento dell’economia cittadina e i processi di destagionalizzazione dell’offerta turistica, in accordo con gli operatori del settore locali, a vantaggio di tutte le strutture ricettive e commerciali della città;
    • Attività di aiuto e supporto alle imprese locali nei settori del turismo culturale, della promozione territoriale e del recupero del patrimonio storico;
    • Attività di aiuto alla creazione – start up – di nuova imprenditorialità giovanile;
    • Attività di valorizzazione attraverso la realizzazione di un centro di attrazione turistico – culturale organizzato per accogliere mostre ed eventi culturali;
    • Attività di valorizzazione attraverso accordi con musei e istituzioni nazionali e internazionali di grande prestigio;
    • Attività di sviluppo turistico attraverso l’istituzione di convenzioni, Tourist card, facilitazioni promozionali finalizzati a convogliare flussi turistici romani in accordo programmatico anche con la Regione Lazio;
    • Attività di sviluppo attraverso un Patto d’Area per la valorizzazione del Centro Antico con la qualificazione dell’offerta commerciale da stipularsi tra Regione, Comune, associazioni del commercio, CCIAA, consorzi imprese e proprietari d’immobili collocati nel Centro Storico Alto;
    • Attività economiche innovative – attraverso l’utilizzo di moderni sistemi di comunicazione e interazione – finalizzati al marketing territoriale.

In definitiva, gli enti cofirmatari e quanti altri si legheranno a questa iniziativa, operando nell’ambito della loro missione istituzionale, avranno l’occasione di sperimentare percorsi innovativi e originali di accrescimento culturale i cui ritorni di sviluppo, anche economico, vedranno Terracina principale beneficiaria.

Il Commissario Straordinario
Erminia Ocello

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