La comunicazione politica, soprattutto quella in campo localistico, ha delle regole alle quali non è possibile derogare.
Come quella che vuole per determinati supporti grafico – editoriali la stringatezza nei contenuti che si vogliono comunicare, altri sussidi invece sono con più ampio respiro e dedicati all’approfondimento e riflessione per ogni singola tematiche posta a fondamenta del programma elettorale.
Ed è quello che in questa sede cercherò di iniziare a fare.
Per entrare nel vivo degli argomenti da analizzare, propongo il primo, forse tra i più importanti per quantità d’impegno finanziario posto a carico dell’anemico bilancio comunale e quindi in capo ai cittadini contribuenti: il SERVIZIO di RACCOLTA e SMALTIMENTO dei RIFIUTI SOLIDI URBANI.
Un problema serio, talmente importante che guardando indietro nel tempo tutte o quasi le amministrazioni comunali, di qualsiasi connotazione politica, ha avuto grossi problemi per la corretta gestione del servizio e del mantenimento dei corretti rapporti con le aziende che si sono succedute nel corso dei decenni.
Questo servizio, è bene dirlo subito, invece di produrre per il cittadino contribuente delle possibilità tangibili per un pur parziale ristoro della tariffa da pagare, ha avuto un’evoluzione al rialzo, spesso senza neanche avere motivazioni di riscontro.
L’impreparazione (o forse è meglio dire di strategica impreparazione) di diversi soggetti: politici e amministrativi del Comune, ha portato anche nell’ultima assegnazione dell’appalto a ridicoli comportamenti, tanto che il vincitore della gara è stato escluso con sentenza di un giudice togato.
In questo momento non ho la possibilità per una valutazione tecnica e amministrativa per confutare le eventuali responsabilità di tale increscioso accadimento, ma sarà mia cura leggere le “carte” dell’intero iter che ha portato il magistrato a riassegnare l’appalto.
Senza dilungarmi oltre, almeno per il momento, il testo del 1° punto l’ho declinato come segue: “Tra le attività essenziali c’è da sostenere, con forza, la raccolta dei rifiuti, senza sbavature da parte di chi è chiamato a gestire il servizio, per Terracina ma anche per i suoi borghi e frazioni, oltre alla pulizia sistematica delle spiagge, dei marciapiedi e delle piazze”.
Sembra una questione pleonastica: assegnazione del servizio, pagamento del pattuito, servizio che viaggia in automatico. Ma evidentemente non la vedo così facile.
E’ chiaro che a queste indicazioni se ne possano aggiungere delle altre: nell’interesse di un servizio strategico per Terracina e i suoi cittadini.
Gina Cetrone
Candidata a Sindaco
Lista Civica “Sì Cambia”