Si è vero, il cambiamento climatico si sta accanendo oltre misura sulle già carenti infrastrutture delle città italiane, e Terracina può, a ben vedere, esserne la plastica realtà.
Sarebbe troppo facile però innescare polemiche sulle traversie che la città subisce nel momento in cui una pioggia più insistente delle altre manda in tilt il sistema fognario, abbatte alberi secolari, impedisce la corretta circolazione di auto e pedoni, in centro come nelle zone periferiche.
Certo, il problema degli allagamenti, in particolare di quelli in determinate zone della città, da almeno tre decenni è nell’immaginario collettivo e sono tramandati ai posteri come fatti ineluttabili, impossibili da contrastare, difficilissimi da modificare.
Però, se è vero del virulento cambiamento climatico in corso, è altrettanto vero che l’impegno a risolvere almeno le problematiche storiche degli allagamenti o per la loro mitigazione, poco o nulla è stato fatto:ieri come oggi e forse a ben considerare la statura degli addetti alla gestione della cosa pubblica, anche in prospettiva futura.
Mentre Giove Pluvio in questi giorni non si risparmia, ci sovvengono alcune riflessioni, una su tutte:
Chi può ci faccia sapere!
MCT