Ora sappiamo tutti i tempi che stabilisce il Tuel per l’approvazione del DUP (31 luglio) e del Bilancio di previsione (31 dicembre).
Questi tempi che il legislatore ha stabilito ed il Regolamento di contabilità di questo Ente ha recepito dovrebbero essere rispettati per garantire ai Consiglieri comunali di poter contribuire in maniera propositiva al processo di formazione del Bilancio.
Questa Amministrazione questi tempi non li rispetta, decide di avvalersi della proroga ministeriale che procrastina la scadenza per l’approvazione del Bilancio a fine febbraio mandando l’Ente in esercizio provvisorio che comporta una serie di vincoli e limitazioni di spesa, ed invia la documentazione di Bilancio approvata dalla Giunta a tutti i consiglieri ed ai revisori dei conti il 30 dicembre con scadenza 10 giorni per presentare gli emendamenti in pieno periodo di festività natalizie. Una sorta di tagliola per evitarli evidentemente gli emendamenti. Dopo di che, con tutta comodo, viene fissata una prima Commissione Bilancio per iniziare a discutere del DUP e del Bilancio per il 24 gennaio.
Nella Commissione del 24 gennaio, con il solito approccio della serie “indovinate cosa abbiamo fatto” si inizia appena a parlare degli obiettivi del DUP dal momento che appena si va un minimo nel dettaglio le risposte mancano o sono del tutto vaghe. Dopo di che viene fissata un’altra Commissione per il 30 gennaio per cominciare ad entrare nel vivo delle questioni.
Nel frattempo, con tutta calma, non dopo 10 giorni, ma il 27 gennaio, dopo quasi un mese, viene inviato ai Consiglieri il parere dei revisori e ora arriva il bello, il 27 gennaio viene fissata in fretta e furia una Capigruppo per il 29 gennaio con all’ordine del giorno la convocazione del Consiglio Comunale.
Nella Capigruppo del 29, la maggioranza decide con una forzatura di fissare il Consiglio Comunale per il 4 febbraio per l’approvazione del Dup e del Bilancio, nonostante le rimostranze della minoranza che chiedeva spiegazioni di una tale accelerazione dei tempi dopo che avevamo dovuto aspettare quasi un mese senza poter fare il Consiglio in attesa delle risposte dei revisori e della predisposizione degli atti propedeutici al Bilancio da parte degli Uffici e con una Commissione Bilancio che ancora, di fatto deve iniziare a discutere del Bilancio.
Un atto di imperio, insensato, come tutti gli atti di imperio, e come fatto notare nella Capigruppo di ieri poco motivabile e assolutamente poco rispettoso dei diritti dei Consiglieri Comunali (tutti, non solo di minoranza) che dopo la tagliola dei 10 giorni per inviare gli emendamenti (e costretti a farli solo in base alla documentazione inviata non dopo l’illustrazione nelle commissioni), adesso si vedono negati anche il diritto di poter capire cosa l’Amministrazione ha disposto nel Bilancio dal momento che la loro possibilità di capire è ridotta unicamente alla Commissione fissata per oggi che stante i presupposti, più che di capire le scelte che questa Amministrazione ha operato nel Bilancio, avrà un unica motivazione: approvare in fretta e furia gli atti per andare in Consiglio il 4 febbraio…
Comunque, ad oggi, al sottoscritto non sono ancora stati forniti i pareri agli emendamenti che ha inviato l’8 gennaio…dopo aver lavorato per produrli durante il periodo delle festività mentre l’Amministrazione si riposava e si godeva le vacanze…
Non so Voi cosa ne pensate, ma questo è l’esercizio della Democrazia nel Comune di Terracina oggi…i termini perentori valgono solo per gli adempimenti dei consiglieri comunali le cui prerogative sono compresse e negate sistematicamente…io se fossi in loro mi vergognerei….il resto sono solo chiacchiere inutili.
Gabriele Subiaco
Europa Verde Terracina
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