Ho appreso con stupore e amarezza delle parole pronunciate dal Senatore Fazzone in un’affollata assemblea pubblica sull’opportunità di chiusura del tribunale di Terracina. Non è per mero campanilismo che esprimo solidarietà agli avvocati del foro terracinese, ma perché la loro battaglia è anche la mia, come semplice cittadino e come rappresentante istituzionale. Così ci siamo espressi più volte tutti, anche all’interno del Consiglio Comunale e trasversalmente alle appartenenze politiche. La paventata chiusura sarebbe innanzitutto un danno per tutti i cittadini che si aspettano giustizia dallo Stato italiano. Una giustizia spesso troppo lenta, distante e incapace di corrispondere alle aspettative di chi è costretto a difendersi dai soprusi e dalla violenza subita. Considero la scelta del governo Monti di sopprimere tutte le sedi distaccate dei tribunali d’Italia un errore drammatico, sia in termini di costi economici che di costi sociali. Ma ritengo ancora più ingiustificata la chiusura selettiva di una sede a discapito di un’altra (come nel caso di Terracina a vantaggio di Gaeta), soprattutto qualora ciò dovesse avvenire non in base a criteri oggettivi come il numero di cause trattate o il bacino di utenti, ma in base ad argomenti di natura diversa che francamente faccio fatica a comprendere. Mi auguro invece che tutti si battano per la sopravvivenza di entrambe le sedi, a cominciare dal presidente provinciale del Pdl di cui ho sempre apprezzato la capacità di raggiungere risultati importanti per la nostra Provincia ogni qualvolta abbia sposato una causa giusta come quella di impedire la chiusura del tribunale di Terracina. Un baluardo prezioso, come quello di Gaeta, non solo per noi terracinesi, ma per le oltre centomila persone che abitano su questo territorio, contro l’illegalità e contro la malvagità criminale di chi vorrebbe piegare ai propri illeciti interessi i diritti di tutti i cittadini.
Dr. Nicola Procaccini
Sindaco di Terracina