IRPEF COMUNALE
L’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) è una tassa che incide su tutta la collettività, applicata ai reddito delle persone fisiche in possesso di fabbricati, terreni, capitale e lavoro di vario genere. L’addizionale comunale all’IRPEF è una imposta a cui i comuni italiani possono ricorrere, con un’aliquota fino ad un massimo dell’ 0,8%. Questa tassa coinvolge praticamente tutti noi.
È ORA DI CAMBIARE
Nei casi di dissesto finanziario, i comuni possono applicare un’aliquota massima (0,8%) ai fini del risanamento del bilancio. Nel caso del Comune di Terracina, dopo il dissesto del 2007, si è passati dall’0,5% all’0,8%, confermando questa aliquota fino al 2023.
Tuttavia, da quando il Comune si è dichiarato fuori dal dissesto nel 2018, ha continuato ad applicare l’aliquota massima, escludendo solo i redditi fino a 8.000 euro. È giunto il momento di un cambiamento.
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LA MOZIONE
La mozione proposta dal partito democratico è di vitale importanza poiché si propone di ridefinire i livelli di reddito, adattando diverse aliquote al fine di garantire una maggiore equità fiscale nel bilancio comunale.
La proposta parte dalla necessità di riaffermare l’articolo 6 del regolamento comunale, esentando dall’addizionale coloro che hanno un reddito annuo inferiore a 8.000 euro. Gli scaglioni di reddito proposti saranno dettagliati con precisione, delineando le aliquote relative. Si prevede un’addizionale graduale in base al reddito imponibile, partendo dallo 0,50% per i redditi compresi tra 8.000 e 15.000 euro, fino ad arrivare all’8% per i redditi più elevati.
IL LAVORO IN COMMISSIONE E IL CONSIGLIO COMUNALE
Nella riunione capigruppo di ieri tutti i rappresenti dei gruppi politici hanno concordato all’unanimità la necessità di un’analisi approfondita degli impatti finanziari previsti nella prossima previsione di bilancio, derivanti dalla proposta di riduzione dell’IRPEF. Questo dibattito offrirà l’opportunità di esaminare le politiche fiscali locali e la distribuzione equa del carico fiscale.
La discussione in seno alla commissione bilancio seguita dal dibattito al Consiglio Comunale, sarà fondamentale per valutare attentamente le implicazioni finanziarie e sociali di questa proposta, garantendo al contempo la tutela dei redditi più bassi e la sostenibilità economica del Comune.
Desidero ringraziare tutti i capigruppo per l’impegno nel promuovere questa discussione, auspicando una conclusione positiva e tempestiva.
La mozione proposta dal partito democratico è di vitale importanza poiché si propone di ridefinire i livelli di reddito, adattando diverse aliquote al fine di garantire una maggiore equità fiscale nel bilancio comunale.
La proposta parte dalla necessità di riaffermare l’articolo 6 del regolamento comunale, esentando dall’addizionale coloro che hanno un reddito annuo inferiore a 8.000 euro. Gli scaglioni di reddito proposti saranno dettagliati con precisione, delineando le aliquote relative. Si prevede un’addizionale graduale in base al reddito imponibile, partendo dallo 0,50% per i redditi compresi tra 8.000 e 15.000 euro, fino ad arrivare all’8% per i redditi più elevati.
IL LAVORO IN COMMISSIONE E IL CONSIGLIO COMUNALE
Nella riunione capigruppo di ieri tutti i rappresenti dei gruppi politici hanno concordato all’unanimità la necessità di un’analisi approfondita degli impatti finanziari previsti nella prossima previsione di bilancio, derivanti dalla proposta di riduzione dell’IRPEF. Questo dibattito offrirà l’opportunità di esaminare le politiche fiscali locali e la distribuzione equa del carico fiscale.
La discussione in seno alla commissione bilancio seguita dal dibattito al Consiglio Comunale, sarà fondamentale per valutare attentamente le implicazioni finanziarie e sociali di questa proposta, garantendo al contempo la tutela dei redditi più bassi e la sostenibilità economica del Comune.
Desidero ringraziare tutti i capigruppo per l’impegno nel promuovere questa discussione, auspicando una conclusione positiva e tempestiva.
Il Capogruppo
Chiumera Pierpaolo
Partito Democratico
Circolo di Terracina
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