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Terracina. Provvedimenti del giudice, cittadini e associazioni virtuose, le artate polemiche politiche

scritto da Redazione
Terracina. Provvedimenti del giudice, cittadini e associazioni virtuose, le artate polemiche  politiche

L’OBIETTIVO NON DICHIARATO DELLA LOCALE SEZIONE DI FDI SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI ANNIENTARE L’ASSOCIAZIONE LEGAMBIENTE E LA SUA PRESIDENTE PRO-TEMPORE. LO SCHEMA ORMAI CONSOLIDATO UTILIZZATO CONTRO L’ASSOCIAZIONE – COMODO CAPRO ESPIATORIO DI MOLTE INDAGINI, SEQUESTRI, PROCESSI E ARRESTI CHE PURTROPPO COINVOLGONO DA UN ANNO E MEZZO GIUNTA, CONSIGLIO E AMMINISTRAZIONE – SI RIPETE INFATTI IN MODO ESTENUANTE COME UNA GOCCIA CINESE AD OGNI SEQUESTRO, AD OGNI PROCESSO, AD OGNI ARRESTO.

Alla luce della polemica strumentale sollevata dalla locale sezione di FdI in merito ad un post di risposta della Presidente del Circolo Legambiente locale indirizzato al Consigliere Vincenzo Di Girolamo, capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio, il quale sul suo profilo facebook così si esprimeva il 5 maggio: “TERRACINA – PALAZZINE EX EDIL CORAFA ennesima azione perpetrata ai danni della nostra città e di decine di concittadini. Ennesimo immobile bloccato per indagini che si protrarranno per mesi senza portare a nulla. Ennesimo esposto di Legambiente Terracina e della sua esponente locale. Si tratta di migliaia di euro di incentivi statali che andranno persi ai danni degli acquirenti di suddetti appartamenti“. E l’8 MAGGIO: “TERRACINA – PALAZZINE EX CORAFA…ed il tentantivo di Moglietta&Maritino di distorsione della realtà. L’esposto presentato da Legambiente e Verdi che rischia di far saltare investimenti e risparmi di circa sessanta famiglie di concittadini: contestate le cubature in eccesso, la zona di costruzione, la legittimità del superbonus ottenuto dagli acquirenti“, concludendo con una strana richiesta al Sindaco: E’ indispensabile da parte del Sindaco di Terracina auspicare al coinvolgimento della Procura della Repubblica affinché si renda nota l’azione personale e discriminatoria che queste pseudo-associazioni stanno perpetrando ai danni di singoli cittadini e all’immagine della nostra città“, vogliamo ricordare, riportando il Coordinatore cittadino al suo ruolo, alcuni fatti gravi sui quali egli non ha mai ritenuto di prendere una posizione, nonostante coinvolgessero noti esponenti del suo partito:

Cominciando dalla vicenda relativa al sequestro della ex-Pro Infantia:

1. la Presidente Anna Giannetti viene attaccata a gennaio 2021 da un esponente FdI allora Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica in pieno Consiglio Comunale in diretta streaming dopo il sequestro della Ex proinfantia, il quale la incolpa per le denunce che hanno portato al sequestro dell’area Ex Proinfantia, denunce che lui considera pretestuose e strumentali, paventando azioni e controlli mirati sulle proprietà immobiliari esponendola ad evidenti rischi sul piano della sicurezza personale.

2. Sentendosi intimidita e minacciata dal feroce ed inusitato attacco pubblico, la Presidente si lamenta con un post facebook e per questo viene anche querelata dal medesimo esponente, querela poi subito archiviata ma alla cui archiviazione il querelante si è però opposto.

3. La Presidente continua a ricevere per mesi post allusivi e offensivi dallo stesso esponente accusata di aver minato con le sue denunce e segnalazioni la “tranquillità della città”, mentre invece il sequestro Proinfantia viene confermato e si va a processo, e lo stesso ex Vicesindaco viene rinviato a giudizio per un reato connesso mentre Legambiente è costituenda parte civile.

Venendo alla recente vicenda che ha visto il sequestro della ex Corafa:

1. la Presidente Anna Giannetti viene attaccata da giorni a più riprese da un consigliere comunale di FdI capogruppo consiliare, non nuovo a questi attacchi anche nei suoi confronti, che sul suo profilo facebook la accusa del sequestro della enorme lottizzazione nell’area ex Corafa di pochi giorni fa, attribuendogliene la responsabilità, additandola agli acquirenti degli appartamenti dei due immobili sequestrati ed esponendola a rischi evidenti sul piano della sicurezza personale.

2. All’ennesimo post (riportato all’inizio di questo comunicato), nel quale addirittura si chiede un anomalo intervento del Sindaco presso la Procura per ridurre la Presidente al silenzio e impedirle di svolgere la normale azione associativa, la Presidente si ribella e scrive un post nel quale si lamenta e si predispone ad azioni legali, ricordando quello che è successo per la ex Proinfantia, ovvero il fatto che dopo il sequestro si è andati comunque a processo per lottizzazione abusiva, esplicitando anche che chi la aveva attaccata ingiustamente sul sequestro della ex Proinfantia, accusandola di fare solo azioni strumentali ma prive di valore oggettivo, poi è andato a processo egli stesso per reato connesso.

3. Il Coordinatore FDI individua vittimisticamente nel suddetto post della Presidente una minaccia, mentre fa finta di non vedere tutti gli attacchi ricevuti da parte di esponenti del suo partito, attacchi che avrebbe invece dovuto -proprio nel suo ruolo di coordinatore- sanzionare e sui quali invece non si è mai espresso, ritenendo evidentemente tali comportamenti non solo legittimi ma funzionali al disegno complessivo.

Appare evidente che, manifestando una propria intrinseca debolezza di gestione politica in una stagione di gravi problemi giudiziari a Terracina, il partito di maggioranza Fdi preferisca individuare un comodo capro espiatorio, da offendere e dileggiare con il solito “brutti sporchi cattivi sinistrorsi trombati” e facendo ricorso al solito vecchio cliche’ – ormai trito e ritrito- della strumentalizzazione della magistratura a fini politici addirittura attribuendo fantasticamente a Legambiente – parole testuali- “una presunta capacità di servirsi a proprio uso e consumo della polizia giudiziaria”, come se essere una associazione attiva sul territorio, impegnata in modo concreto e visibile su diversi temi cruciali, dall’abusivismo, alle concessioni, al verde urbano, alle questioni demaniali, agli incendi, ai rifiuti, al contrasto alle plastiche in mare, alla tutela del paesaggio, una associazione da cui è nata anche una piccola forza politica indipendente, senza mezzi, fatta tutta di volontari che però si impegna a mantenere alto il livello di attenzione sui diversi temi cittadini, sia una colpa, nel momento in cui le azioni associative, le analisi, le denunce, le segnalazioni, proprio perché ben fondate e motivate trovano poi riscontro nelle autonome azioni delle forze dell’ordine, della PG e della Magistratura, come nella normalità delle cose.

Il vero obiettivo non dichiarato della locale sezione di FdI da quando è iniziata la Consiliatura a settembre 2020, sembra essere quello di annientare in tutti i modi la locale associazione Legambiente, con attacchi, querele-bavaglio, discriminazioni ma anche dinieghi, inerzia e silenzi amministrativi, e adesso anche con polemiche strumentali, utilizzando il proprio strabordante potere anche mediatico visto che FdI è partito di maggioranza in città, uno dei più forti in Provincia e il primo partito nel paese secondo gli ultimi sondaggi, in modo da ridurre al silenzio la voce libera e scomoda di un portatore di interesse diffuso preparato e molto attivo e critico su molteplici questioni cittadine. Inoltre si deve ricordare che lo stesso Circolo ambientalista è vittima da un anno e mezzo (stranamente proprio successivamente al sequestro Proinfantia) di “un assoluto silenzio amministrativo”, visto che anche l’attuale Assessore all’ambiente è una esponente della locale sezione di FdI, con mancate risposte ormai da un anno in merito alla richiesta di incontro con Assessore e Uffici per il rinnovo della convenzione quadriennale per la valorizzazione e la cura del Parco pubblico del Montuno, Convenzione ampiamente meritata dopo due anni di lotta per la riapertura del parco cittadino chiuso da 10 anni e onorata con molteplici attività, considerando anche che il Circolo è quotidianamente impegnato con i suoi volontari nella cura e sorveglianza del parco.

Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”

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