domenica 24 Novembre 2024,

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Terracina. Quando la propaganda e la mala politica soffocano il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati

scritto da Redazione
Terracina. Quando la propaganda e la mala politica soffocano il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati

*Andrea Di Pinto

Terracina la Città dell’assurdo!!

con una Allerta Meteo oggi ho visto e sentito di tutto!

Dal chiudere Badino per lavori e creare il panico, traffico impazzito a un Ex Vice Sindaco (noi tutti sappiamo perché è ex) che da la notizia della chiusura delle scuole ancora prima delle Istituzioni.

I Terracinesi non vogliono più tutto questo è ora di dire Basta non se ne può più!!

*Massimo Bisozi

Da vice sindaco di Terracina e diventato portavoce dei lavori a Terracina ma finiamola e io so d’destra iat a zappa la terra.

*Bruno La Mela

…comunicazioni per ‘fidelizzare’ chi ancora ci crede…

Quando la propaganda e la mala politica soffocano il diritto dei cittadini ad essere correttamente informati

Le riflessioni di questi cittadini terracinesi che seguono le sorti del quotidiano vivere della città, c’entrano un dato importante, oseremo dire fondamentale per la convivenza civile di un comunità: la comunicazione istituzionale che il Comune ha cessato di produrre con i giusti organi delegati da una legge dello Stato: la “n.150 dell’anno 2000”.

Negli anni il Comune di Terracina a guida Procaccini – Tintari, ha smontato pezzo dopo pezzo la comunicazione istituzionale, a partire dall’Ufficio Stampa e negli ultimi mesi anche l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, lasciando dietro di loro il deserto informativo.

Possiamo affermare senza ombra di smentita che questo indirizzo politico e amministrativo ha cassato di fatto il diritto dei cittadini di ottenere la giusta informazione istituzionale.

Ed oggi, forse inconsapevolmente, i cittadini ne comprendono nell’assenza la fondamentale importanza.

Dall’ente comunale non esce alcuna informazione perché non c’è alcun soggetto deputato e con le dovute competenze nel rilasciare notizie ufficiali ai media.

Un nefasto percorso cercato e voluto per far si di organizzare una propria e propagandistica comunicazione, senza professionisti del settore che rispondessero alla deontologia professionale dell’Ordine dei Giornalisti e dai corsi di formazione universitaria per l’Ufficio Relazioni con il pubblico, e non da “famigli” di chi ha retto la guida dell’ente in questi anni.

Ed è questa un’altra perla nera nella lunga catena di inefficienze che i cittadini possono riscontrare.

MCT

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