Terracina. “Quelli del Dinner in the Sky: dall’approvazione in Giunta al gran rifiuto”

scritto da Redazione

Chi ci segue con “paraocchi o posizioni politiche ben riscontrabili”, fa fatica a digerire il nostro percorso pubblicistico.

Ed è chiaro che costoro ci intravedono con “occhi sfevezi (storti)” perché, forse, non gli è gradito che si parli con una certa continuità di tutta una serie di “malfunzionamenti” legati alla gestione politica e amministrativa della città.

Dalle notizie minute a quelle di livello dove in ballo vi sono interessi economici di sostanza che fanno la differenza sul bilancio comunale, e che si riverberano poi su quella che è una delle più alte tassazioni al cittadino dell’italico stivale.

E siccome a noi piace approfondire le tematiche che trattiamo, vorremmo rimanere ancora per poche righe sul tema del “Dinner in the Sky”, deliberato dalla Giunta per piazza Mazzini … e poi?

Poi, evidentemente, scaricati dagli stessi personaggi che avevano benedetto l’iniziativa, con una delocalizzare in un luogo, seppur centrale: l’ex zona Stella Polare ritenuta dai responsabili del “Dinner”: “zona buia e degradata”.

Alla luce del ripensamento del Comune, quelli del “Dinner” che fanno?

Salgono su uno dei palazzi nelle vicinanze della “zona buia e degradata” e intravedono un panorama mozzafiato.

Scendono di corsa dal palazzo e iniziano a chiedere in giro cercando di sapere se su quella porzione di spiaggia individuata dall’alto è possibile piazzare la gru da 50 metri.

Gli viene però spiegato da alcuni “indigeni”, che quella è una spiaggia libera in concessione al Comune di Terracina, dove si possono svolgere esclusivamente eventi sportivi senza scopo di lucro.

Dall’assunzione dell’informativa, senza né leggere né scrivere, i professionisti della “Dinner” decretano, di fatto, l’ingloriosa fine dell’iniziativa, seppur deliberata mesi prima dalla Giunta comunale per piazza Mazzini, poi evidentemente in auto-tutela tentato di trasferirla, senza successo, nel piazzale ex Stella Polare.