venerdì 22 Novembre 2024,

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Terracina. Rendiconto 2023: senza coraggio con una amministrazione bloccata che non riesce a spendere

scritto da Redazione
Terracina. Rendiconto 2023: senza coraggio con una amministrazione bloccata che non riesce a spendere

La situazione economica e finanziaria del Comune di Terracina, evidenzia relativamente al Conto del Bilancio: un risultato di amministrazione di 61.499.626€ a fronte di Riscossioni per 51.532.853€ e Pagamenti per 47.149.812€, in diminuzione di 20.484.830€ rispetto al 2022 che aveva registrato un risultato di amministrazione di 81.984.456€ per effetto della diminuzione dei Residui attivi e dell’aumento del Fondo pluriennale vincolato (FPV); la quota di fondi accantonati passa da 58.060.983€ (2022) a 43.333.715€ e quella vincolata da 23.505.734€ (2022) a 17.389.721€; l’Avanzo libero aumenta da 416.393€ (2022) a 794.845€; il Fondo di cassa aumenta da 36.183.734€ (2022) a 40.566.775€ registrando un significativo aumento nell’ultimo triennio; i residui attivi diminuiscono da 70.820.539€ (2022) a 58.032896€ e quelli passivi si riducono di poco passando da 18.619.659€ (2022) a 17.868.703€; il FPV per spese correnti passa da 1.334.137€ a 2.465.847€ e quello per spese in conto capitale passa da 5.066.019 a 16.765.493€ registrando un incremento complessivo di 12.811.184€; il FCDE (Fondo Crediti di dubbia esigibilità) passa da 40.973.087€ (2022) a 30.262.633€.

Relativamente al Conto Economico, il risultato di esercizio passa 1.341.369€ (2022) a 5.901.075€ con un incremento di 4.559.705€ determinato da un aumento delle componenti positive della gestione ed da una forte diminuzione (6 milioni di €) della componente negativa relativa agli Altri Accantonamenti. Il valore complessivo dello Stato Patrimoniale rimane sostanzialmente invariato, 165.201.978€ nel 2022, 165.209.817€ nel 2023.

Analizzando gli effetti tangibili sulla città e sulla vita dei cittadini, il Rendiconto 2023 evidenzia le seguenti criticità:

– la parte accantonata, per coprire i rischi derivanti dai residui attivi (crediti non riscossi) e dai debiti fuori bilancio, continua a costituire una quota rilevantissima dell’avanzo di amministrazione (oltre il 70%), bloccando, di fatto, a danno dei cittadini, risorse ingenti del bilancio cittadino che invece potrebbero essere utilmente impiegate per nuove opere e servizi;

– continua a permanere una ridotta capacità di riscossione dei tributi accertati con un richiamo da parte dei Revisori dei conti a migliorare l’intero processo di riscossione potenziando l’organizzazione degli uffici per velocizzare l’attività. In particolare rimane alta la quota di tributi evasi, di cui le maggiori componenti riguardano la Tari (19.610.477€), le Sanzioni per Violazioni del codice della strada (2.190.216€) e l’IMU (826.401€) con una scarsissima capacità di recupero dell’evasione attraverso la riscossione coattiva affidata alla ICA;

– si registra una scarsissima capacità di investimento delle risorse disponibili con un valore davvero irrilevante della spesa in conto capitale, che segnala una carenza strutturale grave sul versante degli investimenti e ci dice che nel 2023 l’Ente è stato praticamente fermo e negli anni precedenti non è che sia andata molto meglio;

– si rileva una incapacità grave di spendere le risorse stanziate. Ora il fatto che questa Amministrazione dica di voler valorizzare il nostro patrimonio storico, artistico e culturale, promuovere le politiche per lo sport e migliorare i trasporti e la mobilità ma in un anno poi spende solo il 16% delle risorse stanziate per la Cultura, il 19% di quelle stanziate per lo Sport e il 12% di quelle per i Trasporti e la Mobilità la dice lunga sulla distanza che c’è tra le parole ed i fatti. Certo non avere risorse è un problema, ma non riuscire a spendere neanche le poche risorse disponibili è davvero grave ed andrebbe spiegato ai cittadini, ma ci dice chiaramente che la macchina amministrativa di questo Comune è bloccata o gira completamente a vuoto;

– continua ad aumentare sia la pressione fiscale che la pressione finanziaria, che tiene conto oltre che delle entrate tributarie anche di quelle extra-tributarie, con la prima che sale a 768€/abitante nel 2023, erano 761 nel 2022 e 691 nel 2021, un incremento del 11% negli ultimi 3 anni. Aumenti della tassazione e dei costi dei beni e servizi che però non si sono tradotti in un miglioramento tangibile dei servizi offerti, visto che dalla manutenzione stradale alla raccolta dei rifiuti fino all’innovazione della macchina amministrativa, i servizi erogati ai cittadini, non sono migliorati e non brillano certo per qualità ed efficienza. Tassazione e costi dei servizi che continuano a salire, come abbiamo visto con il PEF (Piano Economico e Finanziario) e la Tassa annuale rifiuti Tari, mentre i cittadini continuano ancora ad aspettare gli effetti sulla tassazione e sulle tariffe della famosa uscita dal dissesto, di cui qualcuno non ha visto l’ora di mettersi la medaglia al petto, ma i cui effetti pratici sulla vita dei cittadini ancora sono nulli;

– continua a diminuire la spesa del Personale, 8.277.925€ ovvero il 20,96% della spesa corrente, registrando un decremento negli ultimi 3 anni quasi del 8%. La minore spesa del personale testimonia di una macchina amministrativa che perde pezzi e che non si sta facendo nulla per sanare le carenze e le difficoltà evidenti di molti uffici, segnalate anche dai cittadini, come, ad esempio, i tempi davvero lunghi per avere la carta d’identità e la deriva delle pratiche edilizie con l’ufficio gravemente sotto organico e le poche pratiche evase che non riescono ad essere riscosse, come evidenziato anche dal decremento delle entrate per permessi a costruire e relative sanzioni passate da 2.037.884€ del 2021 al 1.014.885 del 2023 (con una riduzione in 3 anni del 50%);

– sul fronte delle Società Partecipate, dall’ente, evidenzia 4.176.585,1 di euro di crediti vantati e non riscossi, da anni, nei confronti di Acqua Latina e andrebbe chiarito il perché, come anche relativamente all’Azienda Speciale, a fronte delle difficoltà di gestione economico-finanziaria emerse dai due ultimi bilanci e delle difficoltà sul fronte giudiziario emerse con l’ultima sentenza della Corte dei Conti, l’Amministrazione dovrebbe chiarire le sue reali intenzioni dopo l’enigmatico atto di indirizzo formulato di recente dalla Giunta al CDA dell’Azienda. Come anche andrebbe spiegato perché non si riesca a recuperare il credito, iscritto a bilancio, di 104.406€ relativo agli avanzi di esercizio per la gestione del Tempio di Giove per le annualità 2022 e 2023 nei confronti della Fondazione Città di Terracina;

– relativamente agli interventi finanziati con il PNRR, 5 milioni di euro previsti a Piano nel 2023 che riguardano la Rigenerazione Urbana del Borgo Pio con 6 interventi di cui il più cospicuo da 3,2 milioni di euro per il recupero funzionale del Mercato della Marina per il quale l’atto di impegno siglato dal Comune prevede di realizzare il 30% dei lavori (oltre 1 milione di euro) entro il 30/9/2024. Questo ci preoccupa non poco, visto i ritardi accumulati su questo progetto, e visto che, ad oggi, l’area non è stata ancora messa a disposizione, stante la presenza di operatori al suo interno in attesa di una ricollocazione. Ora, a meno di una proroga, questo obiettivo pare realisticamente impossibile da raggiungere mettendo al rischio il relativo finanziamento.

– infine, occorre cambiare il modo di concepire il Bilancio, che da strumento tecnico riservato a pochi deve diventare un documento conosciuto dai cittadini visto che è fondamentale per realizzare concretamente il loro benessere e i loro bisogni introducendo modalità di presentazione dei dati di Bilancio più trasparenti, e già adottate in molti Comuni, come il Bilancio Sociale ed il Bilancio Partecipato.

Il Rendiconto approvato dal Consiglio comunale è un rendiconto in cui le entrate e le spese correnti continuano ad avere un peso rilevantissimo mentre le entrate in conto capitale e quindi la capacità di acquisire risorse risulta molto limitata e la capacità di metterle a valore realizzando investimenti, assolutamente carente. Come anche è assolutamente inaccettabile che non si proceda ad un piano di recupero dell’evasione ormai strutturale e non si riesca a spendere neanche le risorse stanziate nel Bilancio di previsione, con una macchina amministrativa bloccata o che gira completamente a vuoto. Un Rendiconto di gestione, quindi, in cui si continua a garantire l’ordinaria amministrazione ma senza una prospettiva, senza coraggio, senza una visione di futuro, un Consuntivo rivolto al passato, a conservare quel che si è sempre fatto, e non sempre fatto bene, e pochissimo al futuro ed a quello che si potrebbe fare anche di nuovo e di diverso intercettando le nuove opportunità e cogliendo le novità aprendosi al cambiamento. Ricordiamo ancora con amarezza la sonora bocciatura da parte della Maggioranza della mozione da me presentata in Consiglio proprio relativa alla costituzione di un Ufficio di Scopo, con personale esperto e formato e da formare, per provare ad intercettare in modo strutturato e non episodico, con progetti ben disegnati e a prova di selezione, tutti i finanziamenti regionali, ministeriali, statali e europei proprio per costruire una linea costante e duratura di entrate da progetti. Ecco sarebbe il caso invece di velocizzarne la costituzione per provare a raccogliere fonti alternative di liquidità per sviluppare nuove iniziative. Per finire, questo è un Consuntivo in cui, al di là di alcuni apprezzabili progressi sul fronte della disponibilità di Cassa, dell’Indebitamento e del Conto Economico, rimangono, tante le criticità strutturali e le questioni che si trascinano, di anno in anno, senza mostrare alcuna reale volontà di volerle seriamente affrontare. Un documento che giudico assolutamente al ribasso rispetto alle potenzialità che potrebbe esprimere questa nostra città ed incapace di ridarle concretamente quella prospettiva di futuro e di ripresa che sarebbero tanto necessarie.”

Gabriele Subiaco

Consigliere Comunale Europa Verde Terracina e Consigliere Nazionale di Europa Verde.

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