Un nucleo di valutazione svuotato dagli eventi, anche di natura giudiziaria, quello interno al Comune di Terracina e che, lo scorso 11 ottobre, tramite la firma dell’atto di revoca, ha visto la definitiva sepoltura amministrativa, considerando che su tre membri non ce ne è rimasto neanche uno.
Il primo a dare le dimissioni fu l’avvocato Giuseppe Mosa, coinvolto nell’indagine di Procura di Latina e Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina denominata “Free Beach”. Come, è l’indagine, ancora non chiusa, che ha portato, a luglio scorso, alla capitolazione dell’amministrazione Tintari e del consiglio comunale, quindi al commissariamento attuale dell’ente.
Mosa, indagato per corruzione, secondo la magistratura, come Presidente del nucleo di valutazione del Comune di Terracina, avrebbe abusato dei suoi poteri per far sì che il Dirigente demanio marittimo annullasse in autotela il procedimento di decadenza della concessione demaniale marittima TE161 gestita dall’Associazione Lega Navale italiana, di cui Mosa stesso è avvocato.
Nominato a febbraio 2022 dall’allora Sindaco Roberta Tintari che decretò la nomina anche degli altri due componenti – la dott.ssa Roberta Fusco e l’avvocato Enrico Cellini -, Mosa si è dimesso con l’emergere dell’inchiesta il 21 luglio 2022.
Parallelamente o in “medio tempore” – così come si legge nel decreto commissariale che revoca la nomina dell’avvocato Cellini – “sopravvenivano esposti indirizzati all’attenzione della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica – Ispettorato per la Funzione Pubblica, concernenti la nomina dell’Avvocato Enrico Cellini“.
E il Dipartimento della Funzione Pubblica, a seguito dell’analisi delle segnalazioni, ha formulato alcune osservazioni in merito al procedimento di scelta dei componenti del Nucleo di Valutazione da parte dell’ex Sindaco Tintari.
Secondo quanto spiega il decreto del Commissario Cappetta, il Comune da lui amministrato ha preso atto “dei rilievi effettuati dalla Funzione Pubblica in ordine alla mancata osservanza, nel procedimento di scelta operato dal Sindaco, “dei principi dell’ordinamento, anche solo sotto i profili del rispetto dei principi di imparzialità, buon andamento e trasparenza“, anche alla luce del fatto che l’esperienza acquisita dall’avv. Cellini non era desumibile dal curriculum vitae e che, pertanto, tali elementi “non sembrano poter giustificare soluzioni conservative del relativo provvedimento di nomina“. Tradotto: la nomina non è stata regolare.
Infine, anche la dott.ssa Roberta Fusco ha comunicato al Comune, lo scorso 7 ottobre, le proprie irrevocabili dimissioni, “al fine di non essere coinvolta in un procedimento al quale, in ragione delle osservazioni proposte dal Dipartimento per la Funzione Pubblica, può considerarsi estranea”.
In ragione delle osservazioni della Funziona Pubblica, ci sono ragione che per il Commissario di Terracina “rendono necessaria, per la tutela dell’interesse pubblico generale, l’adozione di misure di autotutela amministrativa, nell’ottica di un più proficuo lavoro per il bene della cittadinanza“.
Dunque, considerato che i fattori ostativi interessano due su tre componenti dell’Organo di valutazione, il Commissario ha firmato il provvedimento di revoca per l’unico componente dell’attuale Nucleo di Valutazione: ossia l’avvocato Cellini.