sabato 23 Novembre 2024,

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Terracina. Ritornano alla città importanti reperti archeologici rubati

scritto da Redazione
Terracina. Ritornano alla città importanti reperti archeologici rubati

Si è svolta questa mattina, presso il Palazzo della Bonificazione Pontina, la cerimonia di consegna d’importanti reperti archeologici trafugati dal museo civico Pio Capponi e ritrovati a Roma e fuori dai confini italiani.
“Gli ultimi reperti sequestrati e che oggi riconsegniamo alla Città di Terracina – afferma il capitano Massimo Maresca della Sezione Archeologia del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale – sono stati sequestrati in Svizzera, a Basilea, nel 2005.
Nel 2008 sono stati rimpatriati in Italia e depositati al Museo Nazionale Romano, alle Terme di Diocleziano, per lo studio e la catalogazione durante tutto il procedimento penale andato avanti fino all’anno 2011.
Il Gip del Tribunale di Roma ha predisposto la confisca di tutti i reperti, tra cui quelli che erano stati rubati a Terracina nel 1988, e la restituzione in favore dello Stato e degli aventi diritto.
Il soggetto al quale i beni sono stati confiscati ha promosso giudizio in Cassazione e poi alla Corte Europea, perdendo entrambi i ricorsi, per cui oggi possiamo restituirli alla Città di Terracina.
Fatto curioso – termina il capitano Maresca – è stato il recupero di una parte dell’architrave nel 2011, questa era posta all’interno dei locali di una famosa gelateria di Roma nord.
Il bene archeologico era alle spalle di alcuni tavoli per gli avventori e serviva, evidentemente, per abbellire il locale.
Ovviamente, il soggetto che possedeva impropriamente l’architrave è stato denunciato per ricettazione del bene rubato dal museo di Terracina e per l’uso illecito che ne faceva”.
“Si tratta di un ritorno a casa di due pezzi trafugati negli anni cinquanta e di due pezzi rubati più recentemente – afferma Pietro Longo, direttore del Museo civico Pio Capponi.
Pezzi archeologici che conoscevamo ed è giusto che siano ritornati a Terracina, grazie alla meritoria opera dell’Arma dei Carabinieri, alla quale deve andare il nostro ringraziamento.
I pezzi d’architrave appartengono alla nostra storia: Octavius era un personaggio che si era fatto da solo, usiamo un termine moderno, ed è riuscito soprattutto in onore del figlio a creare un capolavoro d’arte del genere.
Il ritratto repubblicano in realtà testimonia una presenza artistica di notevole fattura e manovalanza a Terracina già nel primo secolo avanti Cristo.
Con queste nuove opere riacquisite al patrimonio del museo cittadino, soprattutto per quanto riguarda le architravi, ci restituiscono una tipologia non particolarmente comune nel mondo antico, quindi possono servire da confronto con altri rinvenimenti, non solo provenienti dalla zona di Terracina”.
“Ascoltando la bella notizia comunicata questa mattina dalla dottoressa Nicoletta Cassieri della Soprintendenza del Lazio – dichiara il vice sindaco Gianfranco Sciscionela quale afferma che tanti reperti ritrovati a Terracina sono sparsi in vari musei o collezioni private in Italia e all’estero, credo sarebbe giusto che l’Amministrazione comunale iniziasse un percorso di recupero di queste presistenze storiche, riportandole nel luogo dove sono state create, in altre parole, ritornino nella disponibilità della cittadinanza terracinese.

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