Gli archeologici hanno sempre evidenziato come nella zona compresa tra la punta di Monte Leano e l’ingresso alla città vi siano evidenti tracce della centuriazione dell’agro terracinese, effettuata in epoca romana, e dello stesso periodo vestigia importanti.
Siti archeologici sono infatti segnalati nella zona di Monte Leano, Monte Romanelli, Piano di Roja e nella contrada “I Monumenti” o “Valle dei Santi”, così come nella contrada San Cesario ove è attestata, presso la chiesa omonima, una vasta necropoli di età romana e medievale, nelle contrade Mellone e Le Mole e in località Caselle.
Resti notevoli sono stati poi rinvenuti in contrada Scifelle, in quella di San Silvano e in contrada Campolungo, dove vi è un piccolo ma interessante santuario rupestre ricavato nella roccia, nonché i resti di un edificio in opus mixtum con tracce di un pavimento musivo caratterizzato da un motivo a girali di foglie.
Con questi cromosomi storici è ovvio che in queste zone ogni volta si procede a lavori di scavo vi è la possibilità riportare alla luce reperti archeologici di enorme valore, che permettono anche di scrivere pagine nuove sulla storia di quella che fu la città e il suo territorio in epoca romana.
Ed è proprio durante i lavori di sistemazione di una conduttura in contrada San Silviano da parte della ditta Snam che è comparsa dall’oblio una vasta area funebre, ma anche un basamento, forse di un mausoleo, un cippo capovolto, il coperchio di un’urna funeraria, una fondazione muraria con strada e ciottoli, un muro di cinta di circa 50 metri, una struttura perimetrale forse appartenente ad una villa romana, una strada basolata con marciapiedi.
Il tutto in perfetto stato di conservazione, anche se dalla loro realizzazione ad oggi sono trascorsi circa 2000 anni.
Queste scoperte sono state presentate ieri in un incontro con la stampa locale alla quale hanno partecipato il sindaco Nicola Procaccini, la dottoressa Nicoletta Cassieri della Sovrintendenza ai Beni Archeologici, l’assessore alla Cultura Barbara Cerilli, l’ingegner De Castro della società Snam e l’archeologo Stefano Mini, della società cooperativa di archeologia e promozione culturale.
A breve, come ha annunciato la dottoressa Cassieri, si svolgerà un altro incontro stampa dove verranno illustrati gli sviluppi relativi agli scavi effettuati nell’area archeologica della stazione Agip di via Roma.