sabato 23 Novembre 2024,

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Terracina. “Sepolcri imbiancati”

scritto da Redazione
Terracina. “Sepolcri imbiancati”

Vorrei far passare una mala pasqua a qualcuno.

Oggi sono i Santi Sepolcri.

Soprattutto vorrei svergognare coloro che ipocritamente mistificano creando false aspettative ai sofferenti e ai bisognosi annunciando misure che non sono attive ne’ finanziate.

A coloro che invece di agire calcolano cosa e’ piu’ conveniente fare per non inimicarsi i potenti di turno e che cercano di “pacificare” e “zittire”…non si disturba!!!

A coloro che invece di accogliere i sofferenti e i bisognosi li cacciano dai loro giacigli di fortuna, puliscono dove sono accampati, rimuovono i loro corpi morti e poi chiudono e sbarrano con lucchetti.

A coloro che chiamano la polizia municipale per identificare il senza tetto e poi chiamano la ditta delle pulizie per rimuovere i segni del pernottamento all’addiaccio ma non portano cibo, medicinali, coperte, conforto o peggio li intimidiscono.

A coloro che rispondono freddamente con numeri e regolamenti e che addirittura infangano i bisognosi accusandoli di strumentalizzazioni…proprio loro, i politici bugiardi e propagandisti!

La vicenda del Sig. Roberto che per giorni ha stazionato davanti al nostro Comune, la vicenda del clochard morto di stenti nella vecchia stazione o quello morto tempo fa all’ex mercato arene o chi vive in alloggi fatiscenti nel vecchio ospedale mi hanno aperto gli occhi su cosa e’ diventata una cittadina dopo anni di clientelismo “sociale” dove e’ meglio chiedere favori in silenzio che reclamare i propri diritti pubblicamente, con una azione forte di cittadinanza.

Sono profondamente cambiata.

Devo dirvi che a Roma si lavorava molto meglio come volontari…qui devi stare solo zitta e farti gli affari tuoi…

Dove era il servizio di emergenza dei servizi sociali (esiste una sala operativa sociale, un numero verde? NO.NO.NO), la caritas cittadina, i parroci, i cittadini, i “mecenati”…eravamo davvero in pochi a portare cibo, coperte, medicinali, ricariche telefoniche, conforto tentando di dissuadere il Sig. Roberto dal continuare o dall’intraprendere lo sciopero della fame e tentando di parlare con gli altri anch’essi abbandonati da troppo tempo al loro destino, mentre solo il Sindaco si e’ fermato almeno una volta per ascoltarlo fuori il Comune…e ha preso un impegno che mi auguro presto riuscira’ ad onorare.

Ecco adesso il Sig. Roberto deve affrontare un intervento complesso gia’ pianificato a Roma e ha bisogno di aiuto e sostegno in modo da poter tornare in forma per qualche lavoretto stagionale.

Chi lo aiutera’?

Chi aiuterà’ i senza tetto?

Dove andranno a ripararsi gli occupanti abusivi di vecchie stazioni, vecchi ospedali, ponti e viadotti di Terracina?

Chi li soccorrerà’?

Mi rimbombano in testa le parole di Ingrao…e vorrei far venire tanti sensi di colpa…a molti sepolcri imbiancati terracinesi.

“Io sento penosamente la sofferenza altrui: dei più deboli, o più esattamente dei più offesi. Ma la sento perché pesa a me: per così dire, mi dà fastidio, mi fa star male. Quindi, in un certo senso, non è un agire per gli altri: è un agire per me. Perché alcune sofferenze degli altri mi sono insopportabili. Pietro Ingrao”

Anna Giannetti

Legambiente Pisco Montano Terracina

#regionelazio #politica #terracina

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