Una città che vive nella speranza di un teatro romano in fase di ricostruzione come una specie di “miracolo” che dovrebbe risolvere ogni problema ….e ci auguriamo che questo possa avvenire presto…ma che nel frattempo ha colpevolmente chiuso, in questi anni, tutti gli spazi culturali pubblici, tutti chiusi per un motivo o per l’altro (qualcuno anche poco comprensibile..), privando questa città di un luogo (almeno uno…) adeguato per attività culturali come mostre, presentazioni, concerti, eventi. Non volendo toccare il tasto dolentissimo della mancanza di un Teatro e di una sala concerti, o della vergogna degli spazi pubblici (mai realizzati da decenni…) che il privato costruttore beneficiario degli accordi avrebbe dovuto garantire al Calcatore e al Parco Arene. E’ evidente a tutti che l’atrio del Comune non è un luogo adatto per questo scopo e non si capisce invece perchè spazi come la sala Appio Monti, il Palazzo della Bonificazione Pontina, la Chiesa di San Domenico, la Biblioteca Olivetti (solo per citare alcuni dei numerossimi siti chiusi in questi anni)…debbano invece continuare a restare chiusi, senza neanche un piano di recupero e riapertura. La cultura, esige le sue “infrastrutture” che vanno pensate organizzate e gestite, puntare tutto sul Teatro Romano anche se, indubbiamente, potrebbe essere il volano di una significativa rinascita culturale e turistica di questa città, mi sembra come quando, a livello nazionale, si pensa di risolvere i problemi secolari del sud del nostro Paese con la costruzione del Ponte di Messina…
Ecco, noi alle grandi opere preferiamo tante piccole opere e la loro manutenzione costante per renderle vive ed utili alla comunità che non vive solo di food & drink ma ha bisogno di buon “cibo culturale” che serve a creare una buona società e una buona politica.
Gabriele Subiaco
Consigliere comunale di Europa Verde Terracina
#regionelazio #politica #terracina #beniculturali
I commenti non sono chiusi.