Da qualche giorno a Terracina si è acceso il dibattito sul Canile municipale, che dovrebbe chiudere momentaneamente i battenti per una radicale e si spera definitiva ristrutturazione.
Le posizioni sul tavolo della discussione sono chiare, almeno apparentemente.
C’è chi sostiene – avendone contezza – che questa struttura sia prossima alla chiusura finale e organizza domenica prossima uno sciopero – testimonianza presso la sede del canile, posta in via Delle Industrie e c’è chi, come l’ex assessora Zappone, che ribadisce: “il canile non chiuderà”, punto e basta!
Avendo seguito le sorti del canile terracinese per diversi anni, sappiamo per certo che non ha mai soddisfatto le esigenze, moderne, di un vero ricovero per questi animali di affezione.
Basterebbe inoltre guardare agli impegni finanziari sostenuti dal comune per rendersi conto che anche questo importante servizio pubblico poteva e doveva dare di più.
A chiarirci le idee sull’attuale stato del canile comunale ci viene in soccorso la testimonianza della sig.ra Ana Maria Medina, che come volontaria di detta struttura conosce a menadito la situazione.
Quello che segue è il suo racconto.
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“Finito adesso il mio operato mi soffermo su Facebook a guardare un post dell ex Assessore all’Ambiente.
Non conosco le dinamiche dei Palazzi ma quelle di più di un decennio per strada raccogliendo un dolore causato proprio dalla vostra inadeguatezza al compito che dite di svolgere in quei Palazzi..
Da queste strade posso elencare fatti: 2018 Chiuse le sterilizzazioni gratuite per ben due anni a Terracina portandoci al randagismo felino odierno.
Tutto per costruire due stanze all’interno di un canile che poi, inaugurate con tanto di foto e post non hanno mai funzionato a dovere trovandosi Comune ed Asl in mezzo ad uno scontro sul personale veterinario, che avrebbe dovuto portare all’effettivo funzionamento del tanto sbandierato Canile Sanitario.
Sono quasi tre anni che si sterilizza una volta a settimana (ad eccezione di un recentissimo post che sbandierava due volte a settimana ma la realtà era che venivo telefonata il giorno prima per annullare appuntamento per soliti motivi) quindi sì, una volta a settimana se ci dice bene.
Con un randagismo come il nostro il famoso sanitario dovrebbe essere aperto h24 per soccorrere in città e non a due ore da qui i gatti investiti ed emergenze varie e poi sterilizzare ogni mattina senza sosta.
Una sola gatta là fuori sforna gattini alla velocità della luce quindi non si sta combattendo bene un gravissimo e vergogno problema con l’unica soluzione possibile ed efficace: CAMPAGNE DI STERILIZZAZIONI SERIE E COSTANTI CON SERVIZIO DI CATTURE ALMENO PER DUE O TRE ANNI finché si riuscirà ad uscire da casa e non trovare gattini ovunque.
Chiudendo capitolo randagismo felino e tornando alla triste vicenda di un Canile meraviglioso in cui ho avuto l’onore di fare volontariato e toccare ancora una volta la realtà con le mie mani, mi domando stupita: arrivati al collasso del Canile in tutto e per tutto, possibile che ancora possiate fare post parlando di un vostro buon operato quando i fatti dimostrano un disastro di un unicità allarmante in tutto e per tutto?”.
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