Leggo di molti cittadini, intellettuali e non, da Cacciari a Vasco, che votano SI perché considerano Renzi l’unica e l’ultima possibilità per la politica e per la sinistra italiana. Insomma: “dopo di Lui il diluvio”. Sennonché questa affermazione è proprio la fine della politica e della sinistra. Questa considerazione è la più grande minaccia per la politica e per la sinistra. Volete una prova? Si diceva così anche di Mussolini, Craxi e Berlusconi. Dopo di loro infatti è scomparso il Fascismo, il partito Socialista e Forza Italia. La loro presenza monocratica dimostrava l’assenza di una pluralità democratica. I loro movimenti politici erano già morti proprio perché dopo di loro non sarebbero vissuti. Meglio, a loro non sarebbero sopravvissuti. Hanno trasformato movimenti storici in momenti occasionali, indissolubilmente legati alla breve vita delle loro fortune. Loro sono stati i creatori e gli assassini dei loro stessi partiti. In questo tutta la loro irrilevanza. Forti nella cronaca, deboli nella storia.
Gli USA, che sono leggermente più importanti dell’Italia, cambiano il loro leader ogni 8 anni massimo (cosa che i democratici di maniera si sono ben guardati di inserire nella riformulazione costituzionale). La forza di quella democrazia è nel fatto che tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Sia in politica interna che in politica estera. Scrive Nye: “Il secolo americano continuerà, ma non più solo in termini di potere degli Stati Uniti sugli altri, bensì anche in termini di potere degli Stati Uniti con gli altri. Su molte issues transnazionali, far crescere il potere degli altri potrà aiutare gli Stati Uniti a raggiungere i propri obiettivi “. L’idea che “dopo di Loro il diluvio” non passa per la testa a nessuno.
Invece da noi si può tranquillamente votare per una riforma costituzionale giudicata “una puttanata” per la paura del domani. Si può votare contro la storia per favorire la cronaca. Ma la paura del domani è già la sconfitta definitiva della politica e della sinistra.
Una democrazia senza alternativa non è democrazia.
E dunque, se fossimo davvero senza alternativa, saremmo già senza democrazia.