La guida turistica della città di Massimo Masci, edita dalla casa editrice “Gli Angeli”, oltre ad essere un ottimo lavoro di divulgazione delle bellezze storiche, archeologiche, paesaggistiche e naturalistiche è dedicata a Fabrizio, fratello scomparso dell’autore: giornalista e appassionato sostenitore della terracinesità a tutto tondo nel suo ventesimo anniversario della scomparsa.
Nella seconda pagina di copertina del lavoro di Massimo vi è scritto un breve ma significativo profilo del chi era Fabrizio.
“Dedicato a Fabrizio, pontefice massimo”
Ai giovani terracinesi il nome di Fabrizio Masci dirà poco o forse niente, perché il “decano” dei giornalisti di Terracina è passato a miglior vita da troppo tempo.
Era un tipo particolare Fabrizio: a tratti poteva sembrare scontroso ma chi lo conosceva sapeva che era un riparare alla sua grande sensibilità.
In Fabrizio albergavano diverse anime: aveva la passione per il giornalismo di “strada”, collaborando con testate autorevoli: “Il Tempo”, “Il Corriere dello Sport”, “Latina Oggi”, solo per citarne alcune.
Il suo fu un impegno pubblicistico contraddistinto dal coraggio e dalla responsabilità per quanto scriveva e dove in ogni riga ritmava la difesa degli interessi generali di Terracina.
C’era poi un Fabrizio disponibile per gli “altri”, sempre pronto a dare una mano a chi la chiedeva.
Poi il Fabrizio dalle straordinarie competenze di organizzatore di eventi, perlopiù sportivi, come l’ultimo a cui partecipava: il “Giro d’Italia del 2000” con tappa e ripartenza da Terracina, dove accusava per la priva volta il male che lo avrebbe condotto dalla parte degli “immortali”.
A venti anni dall’ultimo suo “giro terreno” arriva alle stampe il lavoro del fratello Massimo, edito per non obliare Fabrizio.
Una iniziativa che si pone all’interno della consolidata e storica tradizione dei Masci: Terracina al centro di un mondo d’amore incondizionato.
Caro Fabrizio, come vedi, ancora una volta, ti ricordiamo con affetto e nostalgia.
e.l.
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