Terracina, un città ridotta in “mutande”

Un film che dura da troppi anni, e precisamente dal 1993 con l’inizio della seconda repubblica, che in verità è il terzo tempo della prima: maledetto il mio irrefrenabile istinto indagatore, che mi porta alla incessante ricerca della verità.

Nella sequenza di immagini che il Palazzo manda in onda esattamente da 31 anni, abbiamo visto attori che hanno recitato da cani, ma stranamente, invece di abbaiare hanno emesso suoni smielati da incantatori di un popolo inginocchiato e con la lingua ai piedi: che bufala questa città meravigliosa!

31 anni di balbettamenti politici permessi da un elettorato confuso e malato che ha praticamente azzerato il diritto al futuro delle nuove generazioni.

Una cialtronesca gestione del potere etichettato come… “sistema Terracina” che con protervia ed arroganza ha creato diseguaglianza economica e sociale, in dispregio a quell’universalità dei diritti sancita dalla Costituzione.

Un triste trentennio di intrighi e favoreggiamenti, di decisioni irrazionali che hanno squilibrato il territorio, eppure i responsabili vengono riconfermati con monotona regolarità: un arcano che si può spiegare unicamente con ripugnante collusione!

È questa la blasfema realtà di una città pregna di storia e bellezze, ma purtroppo anche pregna di… “scienziati” intenti nell’opera della sua distruzione.

31 anni di arruffoni e bugiardi al governo della città, ma l’incapacità e la sfacciataggine dei nostri amministratori non sono pericolose per Terracina quanto il disinteresse dei terracinesi stessi.

Amministratori ed amministrati che in simbiosi hanno messo Terracina in mutande: ma… “appicciateve” tutti!

Germano Bersani

Cittadino terracinese disilluso