Tre giorni per partorire una nota da inviare alla stampa a commento ufficiale delle “dimissioni” di uno degli assessori di punta della sua Giunta.
A qualcuno potranno sembrare eccessivi, ma non lo dovrebbero essere se poi la riflessione spiega il fatto e anche l’antefatto che ha portato Di Girolamo a rimettere le deleghe assessorili.
Ma i tre giorni tre di macerazione interiore hanno prodotto – però – solo una nota di riflessione di basso profilo politico che non chiarisce un bel nulla. Anzi!
Il sindaco, infatti, oltre alle frasi di circostanza, si imbarca su un: ”Sicuramente ci sarà occasione per parlare delle motivazioni che hanno portato a questo (le dimissioni)”.
Lasciando chi legge, la politica locale e i cittadini amministrati, con un interrogativo: ma la verità su questa vicenda perché nessuna delle parti in causa la vuole dire con chiarezza?
Così procedendo si induce il cittadino a pensare che la questione “dimissioni” sia stata “concordata” tra sindaco, Fratelli d’Italia e con tutti i partiti e le liste civiche che siedono in coalizione.
Decidendo forse già in illo tempore di escludere – concordemente – dalla Giunta il Di Girolamo, favorendo le sue “dimissioni” dopo le elezioni Europee, per non creare troppo disturbo in campagna elettorale.
Non è vero ma ci credo, diceva anche la vecchia di Pustierla!
Dallo scritto del sindaco posto a suggello della storia “dimissioni” si può evincere in ogni modo una certezza: queste verranno accettate!
Ma accoglierle può significare un azzeramento della Giunta.
Forse, mentre scriviamo, l’iniziativa già è stata chiesta e posta all’ordine del giorno della riunione di maggioranza che si terrà sabato prossimo.
Voci di Palazzo aggiungono, inoltre, l’ipotesi di investitura ad assessore di un “sempreverde”.
Uno che ha attraversato il deserto di molte stagioni politiche: dalla Dc a Fratelli d’Italia, che verrà assiso su uno scranno di enorme responsabilità.
Sindaco, attenzione però a spingere oltre il “gioco delle parti”, perché c’è il reale pericolo che possa sfuggire di mano.
e.
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