venerdì 22 Novembre 2024,

Cronaca

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Terracina. Un’estate povera e deludente: rimbocchiamoci tutti le maniche!!

scritto da Redazione
Terracina. Un’estate povera e deludente: rimbocchiamoci tutti le maniche!!

La visita di una celebrità come Madonna ha attirato l’attenzione su Terracina, ha generato un notevole clamore mediatico e speriamo che abbia fatto conoscere e apprezzare sempre più la nostra città.

Tuttavia tale visita non deve essere strumentalizzata. No, Madonna non può divenire “il tappeto sotto cui nascondere la polvere “ di una annata turistica decisamente deludente e, considerarla foriera di nuovi afflussi turistici.

Proviamo, perciò, a fare un primo,sia pure parziale, bilancio di questa estate.

La sola “bandiera blu” non è stata sufficiente. E ‘ inutile girarci attorno: c’è’ stata una riduzione dell’ afflusso turistico se non per il ‘mordi e fuggi “ del fine settimana. In particolare il numero dei turisti si è ridotto come la durata media dei soggiorni, della spesa media, della occupazione nei servizi di accoglienza e di ristoro, delle entrate per ristorazione, per esercizi commerciali, per strutture di ospitalità e per servizi.

La carenza di una vera armatura infrastrutturale turistica e dei servizi si è amplificata.

In particolare riguardo ai trasporti (vogliamo ancora parlare della stazione ferroviaria o dell’ascensore, eterno incompiuto), a quello della pulizia delle spiagge ( con un servizio spiaggia libera “ con la collaborazione dei gestori privati” che piazzano, dalle prime ore del mattino, “i loro” ombrelloni in prima fila) a quella di una viabilità collassata con strade in pessime condizioni, a volte, financo prive di una segnaletica o del traffico insostenibile con automobilisti in cerca, per ore, di un parcheggio, la raccolta dei rifiuti, poi, e’ sotto gli occhi di tutti: i cassonetti ultra pieni e maleodoranti.

I tempi di attesa al pronto soccorso, nonostante la riduzione dei flussi turistici, sono aumentati, di gran lunga, rispetto agli anni precedenti.

Il lungomare privo di alcuna manutenzione: panchine divelte, i muretti spesso rotti, aiuole che dovrebbero essere fiorite ma spesso ridotte a immondezzaio a cielo aperto ( e ciò riguarda un po’ tutte le aiuole delle piazze della città ). Insomma la città è priva di un decoro urbano.

L’area portuale che già “soffre” dell’insabbiamento, al bellissimo Pisco Montano e Monte Giove si contrappone, dall’altro lato, immobili (ex Genio Civile) diroccati, pericolanti e ricettacolo di rifiuti.

Le stesse occasioni di intrattenimento, gli eventi (peraltro non coordinate né adeguatamente pubblicizzate) sono apparsi, il più delle volte, banali e generici.

E così a Terracina il turismo è apparso come “isolato” dalla comunità locale con i visitatori che non essendo incoraggiati a conoscere e rispettare la cultura e le tradizioni, li porta, in alcune circostanze, a comportamenti irrispettosi e dannosi per l’ambiente e la cultura locale mettendo, peraltro, a dura prova, laddove si sono sfociati in problemi di ordine pubblico, la capacità delle forze dell’ordine, già stressate ad assicurare una serena villeggiatura ai turisti. Del resto le recensioni sui social riguardo al turismo a Terracina e’ la cartina di tornasole della insoddisfazione, della frustrazione e del disagio che c’è fra i turisti e la stessa gente di Terracina. E tuttavia bisogna partire proprio dai risultati negativi di questo anno per ipotizzare soluzioni per il domani.

Invertire il trend di quest’anno dovrà essere la parola d’ordine. Bisogna puntare su un turismo di “alta qualità” e caratterizzato da un equilibrio tra servizi efficienti, sostenibilità ambientale e inclusione sociale.

Il turismo di alta qualità è esattamente l’antitesi di un turismo costoso ed esclusivo perché dovrà essere concentrato nell’offrire esperienze autentiche e di arricchimento che rispettino e valorizzino la nostra cultura.

Si tratta di avviare un vasto programma di riqualificazione urbana migliorando, nel contempo, sia le infrastrutture turistiche e viarie sia l’offerta culturale.

Perciò è urgente ed essenziale provvedere al rifacimento del lungomare, a realizzare interventi di rigenerazione urbana nella zona delle cosiddette Capanne, interventi per la messa in sicurezza della Pontina e degli incroci su viale Europa, rendere finalmente (sic!) operativo l’ascensore per il centro storico, così come appare necessario rifare il manto stradale in tante parti della città nonché ampliare sia gli spazi di pedonalizzazione con marciapiedi degni di questo nome sia quelli per il parcheggio.

Inoltre sarà necessario riqualificare il porto, da un lato, con l’escavo del canale, da parte della Regione, per evitare il pericoloso insabbiamento e, dall’altro (ri)creare e (ri)destinare l’area allo intrattenimento per concerti nonché alle attività di supporto al turismo nautico (negozi, bar e ristoranti). Promuovere iniziative di turismo sostenibile implementando misure per ridurre l’impatto ambientale (es. riduzione uso della plastica, utilizzo di energie rinnovabili, compensandoli con forti sgravi tributari da parte del Comune), con la promozione di trasporti alternativi nonché con il superamento dell’inquinamento da rifiuti, a partire dalla introduzione della tariffa “puntuale”.

Allo stesso tempo si dovrà garantire una maggiore fruibilità delle risorse culturali a partire dal Teatro Romano restituendolo alla sua antica funzione, alla riapertura del Palazzo della Bonificazione pontina, della Torre di Acso e con una attenzione particolare all’attraversamento a Terracina della Appia Regina Viarum.

Prevedere, in sinergia con i comuni vicinori, un “unico“ calendario di eventi e iniziative che comprendano non solo “il mare”, ma escursioni culturali e manifestazioni sportive.

Affrontare, infine, per tempo la fruibilità e il funzionamento del pronto soccorso e dell’ospedale di Terracina reintegrando i 20 posti letto che risultano ridotte rispetto all’anno scorso.

Sono questi, solo alcuni esempi di interventi su cui “lavorare” a partire da oggi in vista della prossima stagione.

Bisogna però essere tutti convinti che solo con un approccio “integrato” sarà possibile mantenere la bellezza e la attrattivita’ della nostra costa, assicurando, al contempo, la sostenibilità economica e ambientale.

Perciò da domani mattina, ognuno, per le proprie responsabilità, ognuno, per le sue competenze ha il dovere di rimboccarsi le maniche e lavorare sul serio.

Il tempo rischia di scadere. Possiamo farcela, dobbiamo farcela.

Arcangelo Palmacci

Presidente Provinciale di AZIONE e Segretario locale di Terracina

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