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Terracina. Viabilità, la rivoluzione tarderà ad arrivare

scritto da Redazione
Terracina. Viabilità, la rivoluzione tarderà ad arrivare

Non vorremmo essere facili profeti, ma temiamo che non saranno brevi i tempi per “ la rivoluzione della viabilità” ipotizzata dall’Assessore ai trasporti del comune di Terracina.
All’indomani delle manifestazioni di ciclisti del settembre 2012, l’Amministrazione comunale ha prontamente convocato una consulta per trovare  soluzioni idonee  perché, in bicicletta, si potesse circolare nel territorio urbano in sicurezza e si potessero avere stalli e aree di sosta per le bici.
Da allora sono trascorsi già quattro mesi senza che fosse stato dato conoscere quali fossero le proposte in cantiere.
Finalmente, qualche giorno fa, l’Amministrazione , tramite una comunicazione dell’Assessore ai trasporti, ha reso nota la “rivoluzione “ in gestazione e ha ipotizzato che in primavera, dopo che sarà spostata l’ubicazione del mercato settimanale, sarà possibile realizzare i sensi unici su Viale Circe e su via Badino, necessari alla realizzazione di corsie ciclabili
Non vorremmo essere facili profeti, ma temiamo che non saranno brevi i tempi per “ la rivoluzione della viabilità” ipotizzata.
A noi di Città Partecipata, l’ipotesi prospettata appare essere l’ennesimo proclama di una Amministrazione che fino ad ora ha mostrato di non essere in grado di realizzare la rivoluzione promessa in campagna elettorale e che ha limitato la sua azione a una gestione ordinaria.
E quando si è trovata di fronte a scelte che esulavano dall’ordinario, ha mostrato grande inadeguatezza, come, per esemplificare, hanno evidenziato la vicenda relativa all’appalto per la gestione del servizio di igiene urbana e la soluzione delle problematiche connesse alla gestione dei servizi sociali tramite l’Azienda Speciale.
Purtroppo anche la “rivoluzione della viabilità” si prospetta come caso non semplice per questa Amministrazione.
Essa, infatti,nell’agosto 2011 ha definitivamente approvato il Piano Urbano del Traffico(PUT) adottato  dalla giunta Nardi.
La filosofia di quel piano aveva dovuto tener conto dell’ipotesi fatta dalla precedente Amministrazione dello spostamento del mercato nella zona portuale ed  era calibrato su un sistema viario idoneo a convogliare il traffico dalle zone residenziali esterne verso il centro urbano.
Vale a dire da Nord verso Sud, prevedendo il senso unico su Viale Circe e su Viale Europa e non su Via Badino.
E’ evidente la estemporaneità dell’esternazione .
L’Amministrazione, infatti, non sembra rendersi conto che un sistema di viabilità non può esulare da uno studio complessivo di mobilità sostenibile e che a supporto di questo studio necessita una idea di quale dovrebbe essere lo sviluppo economico, sociale e urbanistico della città.
Per restare al problema di una percorribilità sicura in bicicletta è evidente che occorre  una sostanziale revisione del Piano del Traffico all’interno di un piano più generale di mobilità se si vuole attuare la “rivoluzione della viabilità” tanto sbandierata e che, pertanto, i tempi non saranno brevi.

Il Presidente
(Lucia Berti)

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