La mirabile pista ciclabile che attraversa il tratto urbano dall’ex stazione delle autolinee fino al raggiungere i pressi delle vetrine dello storico negozio “Bum”, riserva attrazioni da scoprire per: turisti, residenti e occasionali frequentatori.
Per comprendere e apprezzare la “mirabilia” della pista c’è però una sola raccomandazione da rispettare per viandanti appiedati o ciclo-muniti: stare “accuorti” perché è possibile vederne delle belle, come amava dire “Maria la brutta” d’sop la piazza.
Infatti, i più “accuorti” noteranno incatenata all’artistica ringhiera di separazione di detta pista ciclabile, un antico velocipede bloccato con un catenaccio.
Il velocipede è ingentilito, sul manubrio, da un caratteristico cestino porta oggetti, che ha sicuramente visto tempi migliori.
Oggi, infatti, il simpatico cestino è divenuto un simpatico ricettacolo di “monnezza” varia, senza neanche essere stato censito dall’ente d’sop la piazza e dalla ditta incaricata del ritiro della “monnezza”.
Pubblichiamo, con dolore civico questa foto, conoscendo la sensibilità dell’assessore preposto ma anche dell’intero corpo giuntale, nella speranza che l’anziana e “arruzzinita” bicicletta, forse smarrita da un ex proprietario/a, smarrito/a di sinapsi, possa essere portata in una casa di riposo per biciclette sole.
Se diversamente non potrà accadere nel breve e medio termine, si consiglia ai preposti di far ritirare almeno la “monnezza” contenuta nel cestino, riempiendo lo stesso con gioiosi e freschi fiori di campo primaverili.
Nel prossimi giorni daremo contezza ai lettori dell’eventuale sviluppo della pubblicata notizia.
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