Cari tutti,
al di là delle legittime posizioni espresse in questa sede, che contano poco o niente per la politica (si fa per dire) di questa nostra città, una volta assegnato il “bene” al privato questi è legittimato a farne l’uso consentito dalle “leggi” di questo nostro Bel Paese.
Il problema si può realisticamente ritenere invece sia a monte: ovvero afferisce alla decisione della politica di vendere il 50% di proprietà comunale dell’immobile ad un privato, che in prima istanza era una ditta che commerciava in legnami in quel della ciociaria, senza pretendere una prelazione per acquisire l’immobile e l’intera area annessa alla Villa, CHE E’ FABBRICABILE (forse il vero affare è questo), e consegnarlo nella disponibilità dei cittadini, quindi, delle future generazioni di terracinesi.
Facile amministrare senza sforzare le “meningi” vendendo i gioielli di famiglia e senza pensare a chi verrà dopo.
L’affare, in ogni modo e come spesso accade da tempo in città, stranamente, lo fanno sempre e comunque solo i privati.
E’ strano ma è così!
Ai terracinesi rimangono ancora una volta solo le “belle parole” dei venditori di fumo che si sono alternati e purtroppo si alternano pare, sine die, al governo (si fa per dire) della città, oggi conosciuta per gli infuocati “tramonti a Ponente”, per la “pista ciclabile biancoceleste”, per il “Tempio di Giove e la spiaggetta”… e da qualche mese anche per il “teatro romano ritrovato”.
Chess’è!
Mo mettemeci na pezza!
#regionelazio #politica #terracina #wilprivato
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