Mentre ieri scrivevamo di una serie di eventi negativi per la città di Terracina, accaduti nel corso dell’ultimo decennio, venivamo informati dell’ennesimo sequestro di un cantiere edilizio.
Si tratta dei sigilli apposti dagli inquirenti ad una lottizzazione in costruzione lungo la via Pontina, dove insisteva uno dei ristoranti più rinomati della costa pontina.
Su un terreno di pregio e storico, poi, perchè teatro di tanti eventi legati al grande tennis nazionale e internazionale, oggi purtroppo destinato ad ospitare villette – uso mare.
Insomma, si continua lungo una improbabile rigenerazione urbana, che sta consumando zone di pregio del territorio comunale in favore della costruzione di quinte e seste case vacanza di cui la città non ne sente evidentemente il bisogno.
Ma tant’è!
La rigenerazione urbana così concepita, poi, è indubbiamente anche il risultato di quanto deliberato da amministratori che si ritengono ancora oggi, alla vigilia delle elezioni regionali, illuminati e sicuri di aver prodotto il meglio per gli interessi della città.
E mentre questo accade, a Palazzo, il commissario Cappetta cerca di porre rimedio agli evidenti strabismi di gestione di chi lo ha preceduto.
In queste ultime ore, dopo procedura selettiva, ha nominato il nuovo nucleo di valutazione nei professionisti: Paolo Cracciolo e di Roberta Fusco e Stefano Pizzato
Il commissario prefettizio ha poi approvato con i poteri del consiglio comunale il PUA.
Il PUA ha recepito tre importanti circolari regionali che riconoscono la valenza principale della fruibilità dell’arenile, individuata nell’attività di balneazione, da intendersi come vocazione naturale, attribuendo invece alla ristorazione una portata accessoria.
Viene infatti ribadito che la sottrazione di arenile destinato ad attività e servizi per la balneazione a vantaggio della ristorazione, comporta la modifica sostanziale alla concessione demaniale marittima.
Il dott. Cappetta ha poi fatto acquisire al patrimonio comunale dal “Consorzio Calcatore Domani”, due immobili (a titolo gratuito) relativi al programma di recupero urbano del quartiere Calcatore.
Nello specifico, si tratta del compendio immobiliare costituito da un edificio polifunzionale adibito ad uffici comunali per 4819 metri cubi; dell’area adibita a parcheggio e dei due immobili ancora in corso di completamento confinanti con Stradone Della Valle e Via Emilia.
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