venerdì 22 Novembre 2024,

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Terracina: “Vivere la città con gaiezza”

scritto da Redazione
Terracina: “Vivere la città con gaiezza”

Due cose questa mattina sollecitano una riflessione pubblica: la prima è l’accorato appello del sig. Carlo Di Meo, 84enne personaggio notissimo a Terracina, che in altre era geologiche ha ricoperto anche importanti incarichi politici, il quale rispetto alla situazione politica e amministrativa propone un percorso di protesta ben preciso e al di fuori delle pagine dei new media.

1. Sostiene Di Meo: È necessario andare oltre i social che non risolvono i gravi problemi cittadini. Occorrono nuove strategie, certamente civili e pacifiche, che coinvolgono le persone:

– un sit in, in Piazza Municipio;

– occupazione dello spazio riservato al pubblico, in concomitanza con il consiglio comunale.

Continuare a denunciare sui social le nefandezze di questa amministrazione, insensibile, sistematicamente, ad ogni proposta dell’opposizione, porta a ritrovarci, nel 2028, a un peggioramento del vivere in Città.

È solo una proposta che, forse, merita una riflessione”.

In questi anni, caro Di Meo, tanti hanno lanciato lo stesso appello ma con pochissimi o nulli riscontri pratici.

La protesta di piazza è una nobile attività di risposta democratica alle incapacità conclamate di chi non offre buona politica e amministrazione ai cittadini.

Purtroppo, la Terracina in cui ci troviamo a vivere si è auto-deprivata di queste caratteristiche, che avrebbero dovuto forgiare nel tempo una comunità virtuosa e attiva socialmente.

E mentre il baratro si avvicina, le giovani generazioni non si muovono dai comodi ripari, nell’attesa forse di qualche miracolo che nelle attuali condizioni è inutile fantasticare.

Oltremodo fanno tanti commercianti, che sembrano assistere al declino del comparto senza battere ciglio, e se gli chiedi la ragione di tale “apatia” ti rispondono che si, è vero, c’è qualche problema, ma il default è ancora lontano dal presentarsi veramente.

Della qualità delle classe politica e amministrativa non ne parliamo, tanto sarebbe tempo sprecato.

In questo quadro economico, sociale e politico tutto terracinese, la tua e la nostra preoccupazione non può che continuare ad essere un solido contraltare di comunicazione scritta e parlata, proseguendo la buona battaglia in favore di chi verrà dopo di noi. Fino all’ultimo secondo utile!

2. Il secondo punto di osservazione dei “fatti” cittadini riguarda una “NOTA” inviata alla stampa e postata sui mezzi gestiti direttamente dal Comune di Terracina, la quale fa divieto per chi deve recarsi negli uffici dell’ente locale a non portarsi con il seguente abbigliamento: pantaloncini corti, bermuda, ciabatte, canottiere, prendisole e abiti succinti.

Dobbiamo confessare che questo perpetuo ricorrere a NOTE più o meno camuffate da comunicati stampa è stata negli ultimi anni e continua ad essere una pratica abnorme rispetto anche ai contenuti d’informazione risibili per l’interesse vero dei cittadini nell’ottenere una comunicazione istituzionale degna di tale nome.

FORSE e ripetiamo FORSE sarebbe bastato apporre agli ingressi delle sedi comunali un SEMPLICE quanto CHIARO AVVISO CARTACEO, con un addetto responsabile ad ogni ingresso (almeno per le ore di ricevimento al pubblico) che ricordasse ai cittadini che il Comune è luogo diverso dal mercato del giovedì.

Esporsi con questo tipo di NOTE (seppur ritenute strategiche, da chi non si comprende, come non si comprende chi sia l’esperto di OUTFITS) può generare, nel cittadino, come ha generato, ridanciani commenti non proprio favorevoli all’Istituzione che si vorrebbe tutelare.

In considerazione anche di altri è più gravosi problemi dei quali la città è prigioniera.

e.

#regionelazio #politica #terracina #menavientemena

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