Sono una meraviglia i rappresentanti dei Cinque Stelle al Senato della Repubblica e la sig.ra assisa sotto le stesse insegne all’interno dell’emiciclo del Consiglio regionale del Lazio.
Pur di mettersi di traverso se le inventano tutte, facendo perdere tempo a chi vuole lavorare nell’interesse generale.
Per il Campionato del Mondo di Offshore, che si svolgerà a Terracina tra il 17 e 19 ottobre prossimi, si stanno facendo gonfiare le vene al collo per un presunto mancato rispetto della legalità e della tutela del mare.
La vicenda forse i lettori la conoscono bene: i Pentastellati e alcune associazioni ambientaliste affermano convinti che il campo di gara della competizione mondiale di motonautica casi trova in zona SIC, zona quindi protetta e tutelata da alcune direttive regionali ed europee.
Senza aver compreso evidentemente bene di cosa parlano, i Cinque Stelle e i rappresentanti di alcune associazioni ambientaliste, da giorni, ne dicono di tutti i colori, coinvolgendo anche quegli “intronati” (giacché seduti sugli scranni di Palazzo Madama) di senatori che firmano evidentemente tutto quello che gli capita nei paraggi, pur di far casino e accreditarsi come il nuovo che avanza in maniera ineluttabile contro la vecchia e ributtante partitocrazia al potere.
Tanto hanno fatto che, pur in presenza lampante di nessuna violazione alle leggi e ai regolamenti in vigore, che l’organizzatore dell’evento e il Comune di Terracina hanno chiesto un parere di incidenza agli uffici regionali preposti.
In sintesi hanno affermati quanto segue: “In riferimento alle note pervenute, considerato il breve arco temporale in cui si svolgono le attività connesse all’evento sportivo, le modalità di svolgimento della manifestazione, la localizzazione esterna ai due SIC e l’assenza di interventi diretti sull’habitat “praterie di posidonie” presenti nei due siti di importanza comunitaria, si ritiene che le attività non comportino incidenze negative dirette o indirette sui valori ambientali tutelati dai SIC.
Si comunica pertanto che l’istruttoria in merito alle attività in argomento è da considerarsi FAVOREVOLMENTE CONCLUSA con la presente comunicazione senza che sia necessario attivare ulteriori fasi della procedura di valutazione di incidenza, ai sensi dell’art. 5 comma 3 del DPR n.357/1997 e s.m.i”.
“E’ un verdetto ambientale che in verità già conoscevamo – ha affermato nei giorni scorsi il sindaco Nicola Procaccini – perché lo scorso anno si era svolta, nelle stesse acque, la prima edizione di questo campionato del mondo di offshore, e noi c’eravamo posti lo stesso problema, in merito all’impatto che questo evento potesse avere sull’ambiente.
Avevamo verificato che l’impatto ambientale era pressoché inesistente, perché le barche in gara non “pescano nulla” e non impattano su ciò che c’è sotto il livello del mare: la posidonia o il pascere della fauna marina.
Sarebbe bastato per chi ha sollevato questo genere di polemica un’informazione più puntuale e preventiva.
Questa non è stata attuata e a me dispiace, perché ho la sensazione che ci siano persone che odiano Terracina dentro la nostra città, che ci siano delle organizzazioni politiche o metapolitiche che hanno come interesse unico che tutto vada sempre peggio.
Ho la sensazione che quasi si goda del fatto che le cose vanno male.
Dispiace che non ci sia da parte di qualcuno la capacità di rimboccarsi le maniche e di far andare le cose eventualmente meglio”.
Riccardo de Matteis
(per gentile consessione del quotidiano Latina Oggi)