Unioncamere Lazio ha partecipato oggi, in VIII commissione, all’audizione sulla proposta di testo unico del commercio in discussione al Consiglio regionale. Positivo il giudizio, espresso sia dal presidente Vincenzo Zottola che dal direttore generale Pietro Abate, sull’impianto della normativa. In più i vertici dell’associazione, che cura e rappresenta gli interessi generali delle camere di commercio laziali, hanno formulato alcuni suggerimenti di miglioramento o affinamento delle previsioni contenute nella nuova legge. In particolare, in materia di cultura della legalità, Unioncamere ha proposto l’introduzione di “laboratori di sicurezza partecipata“”, con il coinvolgimento di cittadini e imprenditori, e – a livello più elevato – la creazione di veri e propri “osservatori“. Altri campi di intervento, per semplificare in modo ulteriore il nuovo testo unico, sono stati individuati nella formazione imprenditoriale, nei centri di assistenza tecnica e negli sportelli unici per le attività produttive (Suap), con la richiesta alla Regione di incentivare i comuni laziali a passare alla piattaforma gratuita di Unioncamere. Al termine della seduta il presidente della commissione, Mario Ciarla (Pd), alla luce del ruolo istituzionale ricoperto da Unioncamere, ha invitato a una collaborazione più stretta, “specie quando si entrerà nella fase emendativa della proposta di testo unico“. E proprio su alcune “diatribe” in materia di commercio – quali esercizi di prossimità e grande distribuzione o liberalizzazione degli orari e diritti dei lavoratori – la consigliera M5s Silvana Denicolò ha domandato un ulteriore approfondimento. In occasione dell’audizione, Unioncamere ha inoltre invitato la Regione a farsi parte attiva, analogamente a quanto fatto dalla Lombardia, a proposito della riforma Madia in materia di camere di commercio in discussione.