L’obiettivo è duplice: fermare i rifiuti prima che arrivino in mare, proprio perché l’80% dei rifiuti che sfociano in mare arrivano dai corsi d’acqua e sensibilizzare istituzioni, associazioni e cittadini sulla tematica della plastica, portando ognuno a fare la propria parte. Il programma, che ha come partner il Comune di Fiumicino e la Capitaneria di Porto di Roma Fiumicino, avrà la durata di 2 mesi.
Il progetto: le modalità di raccolta riguardano il montaggio di dispositivi di selezione composti da barriere in polietilene che intercettano i rifiuti galleggianti, accumulandoli in un’area specifica, dalla quale vengono successivamente raccolti mediante un mezzo nautico di limitate dimensioni, dotato di cestello. In seguito vengono depositati in appositi contenitori di stoccaggio (denominati big bag). Il sistema completo di raccolta è progettato per restare nel fiume per lungo tempo, rimanendo operativo anche durante i periodi di pioggia ordinaria e senza interferire con la flora e la fauna presente nel fiume.
“Finalmente inizia questa sperimentazione rivoluzionaria sul Tevere, che fa parte di una grande strategia che mette al centro delle nostre politiche la tutela e la cura dell’ambiente – parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: questo è il fiume di Roma, dove è nata la civiltà. Non è quindi una parentesi ma parte di un modello di sviluppo che guardi alla salvaguardia del pianeta. Siamo la Regione che ha investito sull’efficientamento energetico, che ha dato il via alla piantumazione di 6 milioni di alberi, e grazie ai pescherecci abbiamo già raccolto 15 tonnellate di plastica, perché il riuso è uno dei pilastri della nostra strategia. Così mettiamo una pietra miliare per la salvaguardia del fiume e del mare. Spero infine che vedere queste immagini spinga tutti a comportamenti più corretti: basterebbe più civiltà per restringere la catena e mandare a riuso e riciclo il materiale direttamente” – ha detto ancora Zingaretti.