“Il signor Jamil Sadegholvaad stia sereno, dalla nostra premier Giorgia Meloni non è arrivato nessun endorsement per Latina, ma solo un semplice messaggio di auguri e di speranza per l’intera comunità del capoluogo pontino. Latina, come Rimini, è una delle 10 città che si sfideranno nella fase finale che porterà a scegliere la capitale italiana della cultura del 2026. La proclamazione peraltro ci sarà tra ben tre mesi, a marzo. Giorgia Meloni alcuni giorni fa, in occasione del 91esimo compleanno di Latina, ha semplicemente detto che la candidatura a capitale della cultura per il 2026 ‘dimostra che Latina ha idee e voglia di crescere, di porsi al centro della vita italiana e farsi conoscere con le sue energie più belle e positive’. Nessun giudizio è stato dato al dossier di Latina, né tantomeno è stata espressa una preferenza verso la città. Il Governo è neutrale in questa competizione. C’è una commissione ministeriale che farà le sue valutazioni sulle candidature e tirerà le somme al momento opportuno. Io credo che occorra evitare di strumentalizzare qualsiasi dichiarazione, solo per fini politici. Capisco che il partito di provenienza del sindaco, il Pd, non perde mai l’occasione per polemizzare con il nostro presidente del Consiglio, ma ogni tanto usare il buon senso non sarebbe una scelta sbagliata. La cultura rappresenta un veicolo di sviluppo sociale ed economico prezioso. Latina ha rappresentato una storia unica nel XX secolo. Una città di fondazione che può inoltre contare su bellezze naturali straordinarie. Ritengo sacrosanto il diritto della mia città di potersi candidare a rivestire un ruolo strategico in campo nazionale. Non entro nelle valutazioni sulle candidature. Mi rimetto alle scelte della commissione, composta peraltro da personalità di indiscutibile valore. Saranno sicuramente all’altezza del compito preposto”.