“L’approdo di Rio Martino è sicuramente una necessità improrogabile, in particolare per imbarcazioni non superiori a 8 metri. Il suo inserimento nel piano regionale della portualità è indubbiamente un elemento molto importante. E’ però vero che per lo sviluppo economico e turistico del litorale del capoluogo pontino, occorre prendere in considerazione anche la zona di Foce Verde. A tal riguardo condivido la posizione assunta dagli assessori comunali di Latina, Gianluca Di Cocco e Franco Addonizio. La presenza di un porto a terra potrebbe favorire lo sviluppo delle attività marittime, turistiche e commerciali dell’intera zona.
Per questo motivo proporrò all’assessore Ciacciarelli di inserire la zona di Foce Verde, nel piano dei Porti di interesse economico regionale.
Il primo passaggio potrebbe essere quello di predisporre uno studio di fattibilità approfondito sulla realizzazione di un porto a terra relativamente all’area di Foce Verde.
La realizzazione di uno studio di fattibilità è fondamentale per valutare la sostenibilità economica, ambientale e sociale del progetto. Così come sarebbe opportuno il coinvolgimento delle parti interessate, incluse le comunità locali e le associazioni, per garantire il successo e l’accettazione del progetto da parte della popolazione. Lo studio dovrebbe includere una valutazione dell’impatto ambientale, dei costi e dei benefici economici, nonché una consultazione pubblica delle parti interessate. I risultati di questo studio dovrebbero quindi essere prodotti entro un termine ragionevole per consentire una valutazione accurata del progetto e quindi l’integrazione del Piano dei Porti di Interesse Economico Regionale. Considero fondamentale sotto il profilo strategico inserire anche Foce Verde oltre a Rio Martino nel piano regionale.
La mia idea di sviluppo della città di Latina è ben chiara ed è rivolta alla riqualificazione e valorizzazione del litorale, avvicinando la città al mare, con una continuità che possa consentire di attivare politiche virtuose sotto il profilo economico, sociale e, più in generale, della qualità della vita”.