Sia ben chiaro: non abbiamo intenzione di aprire nessuna polemica con “le gattare”, tantomeno sostenere stucchevoli pregiudizi verso i “gatti”: ma ad ogni limite c’è una pazienza, declamava il buon De Curtis.
E il limite è che in una delle piazza più caratteristiche del centro storico alto di Terracina, piazza Tasso (*), in un antico palazzo già dimora di nobili e papi, c’è lo strazio che si vede in foto.
Ripetiamo: non abbiamo nulla contro “gattare”, felini e colonie a loro annesse, ma è evidente che c’è un problema di ordine igienico sanitario e di immagine turistica.
Il nostro compito è e rimane quello di evidenziare la problematica “animale” che si è riscontrata in questo luogo di pregio di Terracina, che è affine alla pessima manutenzione della medesima piazza, con i sampietrini lasciati allo stato brado e le tubature dei “servizi” in bella vista.
In conclusione, questa zona di pregio è ulteriormente “umiliata” nella sua toponomastica: la targa riporta infatti (*) “piazza Tasso” che forse dovrebbe essere “piazza de Tassis”, oppure riconvertita se questo non è, in “piazza Torquato Tasso”.
E visto che ci siamo, si potrebbe dare una rettificata anche alle altre toponomastiche “umiliate” del Centro Storico Alto: vicolo “Servio Sulpicio Galba” e non vicolo “Sergio Galba” e vicolo “de Bellis” e non vicolo “Delle Belle”!
*L’assessore Alessandra Feudi è la delegata del sindaco per la toponomastica cittadina.
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