Il macchinario Tac di ultima generazione si trova a Tor Vergata. Grazie a un tempo di scansione pari a un solo battito (0,28 secondi) la nuova TC Revolution con Spectral Imaging, presente presso la Fondazione Policlinico Tor Vergata di Roma, consente di avere un’immagine completa del cuore del paziente utilizzando oltre l’80% di radiazioni in meno rispetto a una macchina tradizionale: le strumentazioni oggi in uso, infatti, richiedono un tempo molto superiore per “fotografare” l’organo e quindi espongono più a lungo il paziente alle radiazioni. In Italia esistono alcune altre TC Revolution ma il Policlinico Tor Vergata di Roma è oggi l’unica struttura in Italia a disporre di questa strumentazione con tecnologia Spectral Imaging.
Dalla sua attivazione nello scorso aprile sono già oltre 800 i pazienti sottoposti a esami. Va sottolineato che questo strumento è molto importante per la prevenzione delle malattie del cuore: grazie al ridotto uso di radiazioni può essere impiegato per lo screening non invasivo delle patologie del cuore e delle coronarie anche in pazienti “sani” ad alto rischio per familiarità, stile di vita (obesità, fumo) e per un eccessivo livello di colesterolo.
“Un macchinario straordinario che permette di avere grandi risultati nella cura e nella prevenzione. Stiamo compiendo un percorso di ammodernamento tecnologico che contemporaneamente facilita e qualifica la professionalità dei nostri operatori migliorando la capacità dell’offerta di salute per i cittadini. Lo sforzo per l’acquisto delle tecnologie e quello che stiamo portando avanti per potenziare il personale sono le vie maestre che stiamo seguendo per avere una sanità sempre migliore e che sappia rispondere alle esigenze delle persone” – così Alessio D’Amato, assessore alla sanità.
“La TC Revolution è più accurata delle TC tradizionali sinora utilizzate nello studio dei Pazienti coronaropatici. Inoltre e’ uno strumento fondamentale nella prevenzione delle malattie coronariche considerando che la ridotta quantità di radiazioni erogate permette un impiego estensivo a fine di screening in un numero molto ampio di soggetti “sani” a rischio potenziale di malattia coronarica. Inoltre si riduce in maniera significativa il problema degli “artefatti” da elevata frequenza cardiaca, da movimenti involontari della persona, o da artefatti respiratori. Infine, grazie alla sua attendibilità consente di risparmiare al paziente esami più invasivi e onerosi, come la coronarografia con un sensibile vantaggio economico per la collettività” – così il Professor Ettore Squillaci, Direttore del Convegno e Direttore della UOSD Operation Management in Radiology della Fondazione Policlinico Tor Vergata.