Trapianti: in 100 a lavoro notte Capodanno in Centro L’Aquila

In cento al lavoro – con due équipe chirurgiche giunte da Roma coordinate da operatori dell’ospedale aquilano – la notte di Capodanno al Centro Trapianti dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila per un prelievo di più organi e tessuti autorizzato dai familiari di una donna abruzzese morta la mattina del 31 dicembre nel reparto rianimazione del’ospedale. I reni espiantati dalla donna sono stati trapiantati in due pazienti al San Salvatore. Sono inoltre state espiantate le cornee, che sono state inserite nel prezioso ‘scrigno’ della Banca degli occhi di L’Aquila, diretta dal dottor Germano Genitti.
Delle 100 persone impegnati negli interventi, tra medici, infermieri, ausiliari e operatori di molteplici servizi, fanno parte anche équipe chirurgiche dell’ospedale San Camillo e della banca dell’osso di Roma che, coordinati dal Centro trapianti aquilano e dall’Ortopedia del San Salvatore, hanno eseguito altri due prelievi d’organo e tessuti (femore e cuore), dalla stessa donatrice, successivamente trapiantati a Roma. Un’azione di raccordo che ha coinvolto anatomia patologica, cardiologia, banca degli occhi, rianimazione (dove la donatrice è deceduta), sala operatoria e molti altri servizi dell’ospedale del capoluogo regionale. Grazie a questo prelievo, il centro regionale per il coordinamento trapianti per le regioni di Abruzzo e Molise, attivo da oltre 10 anni al San Salvatore de L’Aquila e diretto da Antonio Famulari, in oltre dieci anni di attività eseguito 430 trapianti di rene.