“‘Siamo certi che con Stefanelli le cose cambieranno, perche’ un Comune che riscopre la sua identita’, che si ritrova comunita’ e si mette in rete con una Regione che ha ripreso a produrre ricchezza, a creare benessere, a comprare i pullman, a comprare i nuovi treni, ad aprire e ad assumere nella sanita’, a riaprire i bandi per lo sviluppo, e’ un Comune che puo’ rialzare la testa’. Queste le parole con cui il presidente Zingaretti a giugno, in occasione della campagna elettorale per le amministrative 2016, aveva annunciato che Minturno e i suoi cittadini sarebbero stati nel cuore dei programmi di sviluppo della Regione Lazio. Peccato che abbia dimenticato di dire ai cittadini che sarebbero rimasti a piedi. Il risultato di tanta dedizione a Minturno sono infatti i soliti miracoli annunciati a cui fanno da contraltare le promesse mancate. E l’unica novita’ che i cittadini hanno visto e’ stato il taglio dei servizi con la soppressione dei treni che collegano Minturno a Roma. Da dicembre, anche in virtu’ dell’entrata in vigore dei nuovi orari concordati con Trenitalia, i collegamenti diretti da Minturno a Roma, e viceversa, passeranno esclusivamente per la stazione di Formia raggiungibile, da Minturno, con treni regionali provenienti da Napoli ai quali sono programmate coincidenza a distanza di 10 minuti. Questo costringera’ i cittadini dei comuni di Minturno, Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Spigno Saturnia e dei quartieri orientali di Formia, a migrare verso la stazione di Formia per raggiungere la Capitale e il nord della provincia. Con disagi enormi sul piano della rapidita’ di accesso ai treni, sugli spostamenti nonche’ sulla logistica visto che la stazione di Formia, differentemente da quella di Minturno, non dispone neanche di parcheggi adeguati al mutato flusso di utenti”. “Ancora una volta la Regione Lazio matrigna e lontana dalle effettive esigenze dei cittadini sta complicando la vita dei cittadini come dimostra quanto accaduto questa mattina quando i pendolari si sono trovati di fronte all’ennesimo taglio di servizi. Stando a quanto denunciato, giustamente dalla Federazione provinciale di Confconsumatori, e’ stato
inspiegabilmente soppresso il servizio autobus sostitutivo predisposto da Trenitalia per il treno delle ore 4.03 e i
pendolari per raggiungere il treno in partenza dalla stazione di Formia non solo hanno perso il treno per i ritardi nella comunicazione ma sono stati costretti ad utilizzare mezzi ‘di fortuna’. Quanto sta avvenendo e’ a dir poco paradossale. Annunciare l’arrivo di nuovi treni ma tagliare di fatto i servizi e’ una vera e propria contraddizione in termini che evidenzia come la Regione di Zingaretti sia sorda e lontana dai territori e dai cittadini. E dimostra come non solo Minturno ma tutta la provincia di Latina siano ovunque tranne che nel cuore del presidente. Ci auguriamo che sindaci ed esponenti del Pd a livello locale abbiano il coraggio di sbattere i pugni sul tavolo non limitandosi a comunicati sotto dettatura a difesa di scelte di bandiera che sono sbagliate e lesive dei diritti delle comunita’ che siamo chiamati a rappresentare. Siamo al fianco dei pendolari, dei comitati dei cittadini, nonche’ di tutti coloro che, legittimamente, chiedono servizi migliorativi e non peggiorativi nella gia’ precaria situazione che sono costretti a vivere a causa delle carenze crescenti del trasporto locale e su cui abbiamo solo qualche settimana fa presentato un’interrogazione chiedendo interventi mirati ed immediati”, conclude Simeone.