Si è conclusa con due proscioglimenti e sei rinvii a giudizio l’udienza preliminare del procedimento che vedeva coinvolti quattro ex consiglieri regionali e altrettanti titolari di società che, tra il 2010 e il 2012, avrebbero ricevuto finanziamenti superiori al dovuto. In particolare, il gup Elisabetta Pierazzi ha prosciolto l’ex consigliere Carlo De Romanis e l’imprenditore Emanuele Occhipinti, accusati di truffa. A processo, invece, sono andati gli altri consiglieri coinvolti: Lidia Nobili, Romolo Del Balzo e Stefano Galetto, accusati a seconda delle posizioni di truffa e peculato. Secondo l’accusa, gli indagati sarebbero coinvolti in un giro di fatture false e rimborsi gonfiati. “Dopo mesi di linciaggio mediatico – ha affermato l’avvocato Nicola Madia, difensore di De Romanis e Occhipinti – alimentato da accuse assolutamente inesistenti su feste faraoniche fatte con i soldi pubblici, oggi il giudice ha sancito che nemmeno un euro di danaro pubblico è stato mai speso in modo improprio o a fini illeciti. Il proscioglimento sta a dimostrare tutto questo“.