Tutte le notizie sul referendum del 4 dicembre

REFERENDUM: BERLUSCONI, MIO NO CONVINTO, QUESTA RIFORMA FA PAURA

Sorride il Cav, quando Minoli gli fa sentire la
registrazione del sottosegretario Claudio De Vincenti che ieri, sempre
a Radio24, si è detto convinto che il leader di Fi stia ripensando al
No.”Credo che questa affermazione di De Vincenti -dice il leader
azzurro- non siano davvero molti a pensarla. Ma, comunque, sarebbero
davvero in molti a pensare male. E’ una cosa assolutamente sbagliata,
il mio No è convinto e deciso”.

Berlusconi contesta il paragone di De Vincenti a Gianni Letta: ”Di
Gianni Letta esiste uno solo e noi abbiamo la fortuna di avere
l’originale…”. Fi cambierà idea all’ultimo istante e lei dirà ai
suoi di votare Sì come quando salvò il governo Letta nel 2013? ”Io
allora l’ho fatto per salvare l’unità del Pdl, perchè c’era il
pericolo di scissioni, che poi purtroppo sono avvenute. Poi ho
ritirato l’appoggio al governo, perchè non lo meritava, perchè non
rispettava i patti”, ricorda.

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REFERENDUM. CESA: VOTARE NO PER RIAPRIRE ‘CANTIERE RIFORME’

“Un appello a tutti gli italiani a votare
per il NO per riaprire una stagione contraddistinta dalla
dialettica democratica. Dire no oggi a riforme sbagliate vuol
dire lavorare insieme per riformare davvero il Paese. Dopo il 4
Dicembre se gli italiani diranno NO, sara’ indispensabile
riaprire il cantiere delle riforme con l’obiettivo di unire e non
di dividere il Paese”. Cosi’ il segretario nazionale UDC Lorenzo
Cesa.

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REFERENDUM, SPERANZA: “ECCESSIVA CONCENTRAZIONE POTERE NELLE MANI DI
UNO”

“Voto convintamente no al referendum così come
tanti altri iscritti e militanti del Pd”. Lo ha detto il deputato Pd Roberto
Speranza a margine della conferenza stampa di questa mattina all’Hotel
Mediterraneo di Napoli. “Gli effetti della riforma elettorale insieme alla
riforma costituzionale portanto un’eccessiva concentrazione di potere nelle
mani di una sola persona questa concentrazione avviene anche nel rapporto tra
territori Regoni e Stato. Si spostano troppi poteri e competenze a Roma.
Questa cultura della verticalizzazione non mi convince – ha proseguito – Se
vince il no si proverà a costruire un’intesa in Parlamento per vedere che
margini ci sono per migliorare la Costituzione. Non è assolutamente vero che
se vince il no si ferma tutto, arrivano le cavallette e l’instabilità
politica e finanziaria. L’ Italia è una grande democrazia, una delle prime
economie del mondo e, per questo, non possiamo avere paura di un referendum
costituzionale. I cittadini valutino tranquillamente il testo e si convincano
della propria opinione, tutte le drammatizzazioni sono sbagliate e i toni
della campagna elettorale negli ultimi giorni non mi convincono. C’è stata
una personalizzazione eccessiva, siamo passati da parlare di accozzaglia a
parlare di serial killer – ha concluso Speranza – Non si vota sul governo,
Renzi ha sbagliato a personalizzare, aveva ammesso di aver sbagliato, ma mi
pare che stia di nuovo personalizzando”.

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REFERENDUM, RENZI: NON CAPISCO PERCHÉ BERLUSCONI CONTINUI A PENSARE
A ME
“Ho grande rispetto per Berlusconi. Un giorno
dice che sono un pericoloso dittatore, un giorno dice che devo restare, un
giorno che me ne devo andare. Non si vota su di me, si vota con una scheda in
cui si parla di bicameralismo paritario. Berlusconi ha sempre detto che si
deve superare, non capisco perché continui a pensare a me”. Così il
presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intervenendo a Radio Anch’io, su
Radio 1, rispondendo a quanto dichiarato dal leader di Forza Italia, Silvio
Berlusconi, sulla possibilità che Renzi rimanga al governo dopo il
referendum del 4 dicembre.

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