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Tutto … Cori

scritto da Redazione
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ERASMUS + SPORT. EVENTI SPORTIVI A LIVELLO EUROPEO SENZA SCOPO DI LUCRO
Consiglio Giovani e Sportello Eurodesk informano
Si tratta di un finanziamento UE rivolto ad organizzazioni senza scopo di lucro o enti pubblici per l’organizzazione di eventi sportivi a livello europeo, che coinvolgano partner o sportivi dei paesi partecipanti e miratI a promuovere le attività dell’Unione Europea nel settore dello sport.
Il programma Erasmus+ offre sostegno ad iniziative sportive in tutta Europa attraverso una varietà di diversi progetti che: sensibilizzino sull’importanza del ruolo dello sport nella promozione dell’inclusione sociale, le pari opportunità e la salute attraverso il potenziamento dell’attività fisica; accrescano la partecipazione delle persone e le organizzazioni allo sport, le attività fisiche e il volontariato. In aggiunta, l’azione potrebbe finanziare: eventi organizzati durante l’Anno Europeo dello Sport 2015; eventi nazionali organizzati simultaneamente in più paesi europei nel contesto di eventi europei specifici.
La durata del progetto deve essere di massimo un anno. Sovvenzione massima: 250.000 euro per eventi organizzati durante la Settimana Europea dello Sport 2015; 500.000 euro per eventi non legati alla Settimana Europea dello Sport 2015. Finanziamento di massimo l’80% dei costi totali ammissibili.
Scadenze. 22 Gennaio 2015, per eventi sportivi europei senza scopo di lucro organizzati durante la Settimana Europea dello Sport 2015 (progetti che hanno inizio il 1 Maggio dello stesso anno); 14 Maggio 2015, per eventi sportivi europei senza scopo di lucro organizzati al di fuori della Settimana Europea dello Sport 2015 (progetti che hanno inizio il 1 Novembre dello stesso anno). Per ulteriori informazioni http://eacea.ec.europa.eu/erasmus-plus/actions/sport/not-for-profit-european-sport-events_en


VULCANO IN GIAPPONE
Consiglio Giovani e Sportello Eurodesk informano
Il programma consiste in tirocini nel settore aziendale per studenti UE. Ha inizio in Settembre e termina nell’Agosto dell’anno seguente affinché vi sia una corrispondenza con l’anno accademico negli Stati membri UE. Il programma intende accrescere e stimolare la cooperazione industriale e migliorare la comprensione reciproca tra Giappone e UE.  Gli studenti dovranno seguire: un seminario in Giappone; un corso intensivo di quattro mesi di lingua giapponese; un tirocinio di otto mesi presso un’impresa giapponese.
Gli obiettivi sono: studiare la gamma di tecnologie avanzate impiegate da un’azienda di accoglienza giapponese; imparare la lingua giapponese e capire ed apprezzare la cultura giapponese con l’idea di vivere un’arricchente esperienza di un anno all’estero; trarre vantaggio per la carriera futura dal fatto di essere in grado di interagire con imprese giapponesi.
Studenti ammissibili: cittadini degli Stati membri; studenti di ingegneria o scienza nei settori delle scienze informatiche, ingegneria scientifica, ingegneria meccanica, chimica, elettronica, biotecnologia, ingegneria elettrica, fisica, telecomunicazioni, informazione, ingegneria nucleare, ingegneria civile, materiali metallici, ceramiche, sistemi di produzione. Gli studenti devono essere registrati all’anno accademico 2014/2015 presso una università dell’UE. Gli studenti devono essere almeno al loro quarto anno di studi presso una università UE. In base ai regolamenti delle loro rispettive università di origine, gli studenti potranno essere ancora impegnati nel corso di studi o già laureati, in grado di partire per un anno, come periodo riconosciuto del loro corso di studi, o un anno post-lauream.
Sostegno. Questo programma è finanziato dal Centro per la Cooperazione Industriale UE-Giappone e dalla società giapponese di accoglienza. Agli studenti europei è riservato un finanziamento (1.900.000 di Yen) per coprire le spese di viaggio da e per il Giappone e le spese per il vitto e l’alloggio. Il corso di lingua e il seminario sono gratuiti. L’alloggio viene offerto durante il seminario, il corso di lingua e il tirocinio presso l’azienda. Per partecipare c’è tempo fino al 20 Gennaio 2015. Maggiori informazioni su http://www.eu-japan.eu


GIORNATA MONDIALE DELLE MIGRAZIONI
La Città di Cori ricorda il suo passato migratorio
In occasione della 101^ Giornata Mondiale delle Migrazioni che si celebra domenica 18 Gennaio 2015, l’Istituto Comprensivo Statale ‘Cesare Chiominto’ ricorda il fenomeno migratorio corese a cavallo tra XVIII e XIX secolo, come ricostruito da una ricerca della scuola media ‘A. Massari’, in collaborazione con l’Archivio Storico Comunale.
Alla fine del XIX secolo Cori contava circa 8000 abitanti che arrivarono a quasi 9700 alla fine degli anni ’30, per lo più braccianti e piccoli contadini. La maggior parte degli emigranti coresi erano uomini tra i 18 e i 40 anni, che spesso rientravano in patria, e le mete preferite erano le Americhe, anche se vi era una consistente emigrazione stagionale verso le regioni del nord Italia e la Francia.
Nel periodo 1890-1930 ci fu un esodo medio di circa 80-100 persone l’anno, con punte di 200-300 in alcuni momenti: solo la forte natalità del tempo ed il rientro di una parte degli emigrati permise alla popolazione corese di mantenersi stabile per tutto il quarantennio di riferimento.
Un notevole contributo all’economia locale era dato dalle rimesse degli emigrati che, se da un lato rappresentavano un ritorno economico per il paese, dall’altro, offrendo un’immagine del successo dell’emigrante in terra straniera, invogliavano altri coresi ad emigrare.
Non tutti però trovavano fortuna all’estero, la vita degli emigrati era precaria, continuamente esposti a disagi di inserimento e morte durante il viaggio. Famose a Cori erano le ‘vedove bianche’, donne che non ebbero più notizie dei loro mariti e vissero con l’incognita della loro morte o scomparsa, più o meno voluta.
Arrivati a destinazione, inoltre, di solito venivano selezionati e chi non rispondeva ai requisiti veniva rispedito a casa, dove il senso di sconfitta ne segnava per sempre la vita. Poiché gran parte della popolazione era semianalfabeta, anche a Cori vennero istituiti dei corsi speciali per gli emigranti al fine di dotarli di un minimo di formazione culturale e professionale che potesse rendere più agevole la loro traversata.


RIPARTE IL PROGETTO DI RACCOLTA E DISTRIBUZIONE DEL SUPERFLUO
52 PACCHI ALIMENTARI PER 52 FAMIGLIE INDIGENTI
52 pacchi alimentari per altrettante famiglie indigenti del territorio. È ripartito il Progetto di Raccolta e Distribuzione del Superfluo ideato dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Cori per rispondere alle esigenze di sostentamento dei nuclei familiari in difficoltà, affiancando i servizi già erogati dall’Ente e da altre associazioni.
Dopo poche settimane di operatività della nuova rete sociale ed istituzionale di assistenza alimentare, è stato devoluto ai meno fortunati questo sostanzioso quantitativo di alimenti a lunga conservazione provenienti dall’Unione Europea; dalla generosità delle scuole dell’Istituto Comprensivo Statale ‘Cesare Chiominto’ e di alcuni markets locali; dalle riserve del Comune di Cori.
Da Dicembre il progetto è gestito dalla Caritas Parrocchiale di Cori, presente in paese da oltre un decennio, affidataria con apposita convenzione anche del Punto Deposito di via Lago Vetere. La Caritas, in collaborazione con la Protezione Civile di Cori e l’Amministrazione comunale, raccoglie generi alimentari attraverso le tradizionali collette, donazioni, raccolte pubbliche dell’Ente e mediante l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura nel cui albo la Caritas è iscritta.
Nella distribuzione, infatti, vengono incluse anche le derrate destinate dalla Commissione Europea ai singoli Paesi dell’UE per ridurre il livello di insicurezza alimentare ed aumentare la coesione sociale, nell’ambito della Politica Agricola Comune. Risorse che in Italia vengono ripartite territorialmente dall’A.G.E.A. tramite le organizzazioni caritative da lei ufficialmente riconosciute.
I Servizi Sociali identificano gli aventi diritto, previo accertamento dell’effettivo stato di bisogno. Una efficace sinergia tra Pubblica Amministrazione e Terzo Settore che ha consentito di rimettere in moto la macchina della solidarietà e raggiungere concretamente le persone più fragili della società.

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