72° anniversario secondo bombardamento su Cori
Gli Alleati completano l’opera di distruzione del centro abitato, spostando la mira verso la macchia
Ricorre domani il 72° anniversario del secondo bombardamento su Cori. Era il 6 Febbraio 1944 quando le squadriglie di bombardieri alleati colpirono nuovamente il paese distruggendo quanto si era salvato una settimana prima.
Come ricostruito dall’Archivio Storico Comunale, ancora una volta furono prese di mira le chiese, una decina quelle distrutte e danneggiate, e poi i caseggiati di via delle Colonne e piazza Montagna, il cimitero e per finire l’edificio scolastico, dov’era un ospedale militare tedesco, nonostante vi fosse dipinta una grossa croce rossa sul terrazzo in modo ben visibile agli aerei.
Altre bombe caddero sulle colline intorno al santuario della Madonna del Soccorso dove si erano rifugiate molte famiglie. Fu colpita in pieno una grande grotta poco distante, detta “Arnale ceco”, causando molte vittime e feriti che furono soccorsi con difficoltà, data la tempesta di neve che imperversava quel giorno.
Distrutto il paese ed evacuata la popolazione superstite, le continue incursioni aeree e i cannoneggiamenti dal mare riversarono sugli sfollati bombe e granate. Una delle località più duramente colpita fu “L’abboccatora”, nel bosco corese, dove dal 30 Gennaio si erano rifugiate, in capanne e baracche, oltre duemila persone, e qui trovarono la morte molti bambini (Foto: scatti della Seconda Guerra Mondiale a Cori – autori vari – dagli album del gruppo Fb Còri mé bbéglio).
“Cassini Scientist for a Day”: diventa scienziato per un giorno
Consiglio Giovani e Sportello Eurodesk informano
Il concorso “Cassini Scientist for a Day” è una gara internazionale, indetta dalla NASA e promossa in Europa dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), rivolta ai ragazzi di scuole medie e superiori. Ogni anno i ragazzi hanno la possibilità di avvicinarsi al lavoro dello scienziato studiando tre immagini prodotte dalla missione Cassini, che si trova in orbita attorno a Saturno dal luglio del 2004. Gli studenti sono invitati a produrre un elaborato di massimo 500 parole (in italiano o in inglese), spiegando quale dei tre obiettivi scientifici otterrà secondo loro i risultati più interessanti e perché.
È possibile partecipare individualmente o in un gruppo, formato al massimo da 4 ragazzi. Ci saranno vincitori per ciascun target e per ciascuna delle tre fasce d’età: scuola secondaria di primo grado (10 – 13 anni circa); scuola secondaria di secondo grado, biennio (14 – 15 anni circa); scuola secondaria di secondo grado, triennio (16 – 18 anni circa).
Per rispondere alle domande c’è tempo fino alle 23:59 del 26 Febbraio 2016, data entro la quale potete mandare il vostro elaborato all’indirizzo email cassinisfditaly@gmail.com. I vincitori saranno annunciati il 2 Maggio 2016 sul sito dell’ESA. In palio ci sono gadget della missione Cassini, forniti da NASA ed ESA, e la pubblicazione sui loro siti web. Maggiori informazioni su https://cassinisfditaly.wordpress.com/.
One Billion Rising Revolution: a Giulianello il flash mob di San Valentino per dire stop alla violenza sulle donne
Giovedì pomeriggio le prove coreografiche aperte a tutti
Anche quest’anno, a San Valentino, Giulianello si tingerà di rosso e ballerà per dire ‘Stop alla violenza sulle donne’. Domenica 14 Febbraio, alle ore 17:00, a piazza Umberto I, come in tantissime altre città italiane e del mondo, si terrà il flah mob contro la violenza di genere e per esprimere con il ritmo del corpo, il modo più antico di comunicare, la volontà di cambiamento. L’iniziativa sul territorio è promossa ed organizzata dall’Associazione culturale ‘Chi dice donna’ che ha aderito, per il quarto anno consecutivo, alla campagna di sensibilizzazione ‘One Billion Rising Revolution’, il movimento globale che ha mosso i primi passi nel 2013 su impulso della scrittrice Eve Ensler, fondatrice del V-Day. Parteciperanno il Condominio dell’Arte di Cori e Giulianello, Live ARTena e il Caffè del Cardinale.
In vista dell’importante appuntamento, giovedì 11 Febbraio, alle ore 15:45, la palestra Carpe Diem di Giulianello accoglierà tutti gli interessati per preparare insieme all’insegnante di danza Ilenia Dell’Uomo, una nuova travolgente coreografia sulle note di “Break the Chain” (Spezza la catena), l’inno universale della manifestazione. Tutti sono invitati a partecipare, anche e soprattutto gli uomini, di qualsiasi età. Nelle intenzioni di ‘Chi dice donna’ infatti il flash mob vuole essere un momento festoso, di raccolta collettiva per dare forza ad un messaggio di denuncia, di quella che continua ad essere una piaga della società, ma anche di speranza, nella convinzione che insieme, uomini e donne, grandi e piccini, possono vincere questo fenomeno, promuovendo e diffondendo una maggiore educazione e cultura del rispetto.
Dopo l’exploit delle scorse edizioni One Billion Rising ha continuato la sua battaglia con una crescente adesione internazionale, aprendo un nuovo dibattito sui diritti, il razzismo, le disuguaglianze economiche e i femminicidi. In Italia il tema del 2016 sarà l’attenzione verso le donne che vivono una condizione di paura ed emarginazione, come le donne migranti, che costrette ad abbandonare il loro Paese per sfuggire a guerre e condizioni di vita inaccettabili, subiscono violenza fisica e psicologica durante i loro lunghi e dolorosi spostamenti.