L’effetto combinato dei maxi-ammortamenti e del taglio dell’aliquota Ires, valutati sulla base del modello di microsimulazione dell’Istat sul trattamento fiscale delle società di capitali (Matis), si tradurrebbe nel 2016 in un risparmio d’imposta per le società di capitali di circa 4 miliardi di euro annui in termini di competenza, che equivale al 12,6% del prelievo calcolato in base alla normativa vigente“. Lo dice il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, nel corso di una audizione sulla legge di stabilità, davanti alle commissioni Bilancio riunite al Senato.
“In particolare, l’agevolazione sui nuovi investimenti comporterebbe una riduzione del prelievo Ires di circa 480 milioni di euro, corrispondente a un abbattimento della base imponibile dell’1,9%. Le imprese beneficiarie dei maxi-ammortamenti rappresenterebbero circa il 23% delle società considerate, che assorbono in termini di fatturato e addetti rispettivamente il 55,5 e il 49,7% del totale“, conclude.
L. STABILITÀ. MANDELLI (FI): RENZI È L’UNICO A DIVERTIRSI
“Con i tagli ai trasferimenti agli enti locali le conseguenze sono chiare: piu’ tasse e meno servizi ai cittadini. Se Renzi vuole ‘divertirsi’ nel braccio di ferro con le Regioni, tenga anche presente che sara’ l’unico a ridere, perche’ gli italiani si rallegreranno molto meno“. Così il senatore e capogruppo di Forza Italia in Commissione Bilancio Andrea Mandelli.
L. STABILITÀ. SACCONI: NO SOLDI A REGIONI INEFFICIENTI
“Le Regioni tutte pretendono più soldi mentre sono spaccate tra una minoranza abbastanza efficiente e una maggioranza i cui conti e i cui servizi sono disastrati. E la separazione non è tanto tra nord e sud quanto tra fascia adriatica e tirrenica. Le due voci che assorbono quasi tutta la spesa corrente sono la sanità e il trasporto pubblico locale. Nel primo caso il nodo e’ la chiusura dei molti ospedali piccoli e pericolosi, con la conseguente spedalizzazione inappropriata, che amministratori senza coraggio non vogliono affrontare. In confronto gli amministratori regionali del Nord-nordest che chiusero ospedali negli anni ’70 e ’80 erano dei giganti. Per il Tpl è l’ora di fondere le molte società pubbliche in poche destinate ad aprirsi al mercato. Sarebbe peraltro colpevole la probabile autorizzazione delle Regioni alla firma del nuovo contratto collettivo di lavoro in aziende fallite del Tpl, salvo poi far pagare allo Stato i relativi oneri“. Lo dichiara in una nota Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato.
L. STABILITÀ. ZINGARETTI: BENE INCONTRO RENZI, TEMPO COSTRUIRE
“Guardo al bicchiere mezzo pieno perché è il tempo di costruire. La convocazione è una buona notizia perché potrà partire il confronto che dovrà essere sul futuro dell’Italia e le innovazioni necessarie per cambiare“. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a margine della presentazione del Roma Fiction Fest, in merito all’incontro di domani tra le Regioni e il premier Renzi sulla legge di Stabilità.
“L’epilogo non potrà che essere una grande riforma che in tempi non biblici ridisegni funzioni e numero delle Regioni – ha aggiunto- Occorrono meno sprechi da parte di tutti e forse meno funzioni alle quali devono corrispondere coperture adeguate. Si puo’ fare anzi, si deve fare“.
L.STABILITÀ. UIL: TAGLI A PATRONATI SBAGLIATI, CITTADINI PENALIZZATI
I tagli a Caf e patronati sono “sbagliati e in controtendenza rispetto alla necessita’ di rendere piu’ efficiente la nostra pubblica amministrazione senza penalizzare i cittadini“. Lo dice il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy, in audizione davanti alla commissione Bilancio del Senato.
La Uil chiede di “eliminare i tagli a patronati e caf” altrimenti “i primi a subirne le conseguenze sarebbero i cittadini piu’ fragili e disagiati“.
L. STABILITÀ: UNIONE INQUILINI, GOVERNO AZZERA FONDO AFFITTI
“Il Governo con la legge di stabilità azzera il fondo contributo affitti e condanna centinaia di migliaia di famiglie al baratro dello sfratto per morosità“. E’ la denuncia di Massimo Pasquini, segretario nazionale dell’Unione Inquilini. “Ora tutto è chiaro – sostiene Pasquini – viene eliminata la tracciabilità degli affitti, nessuna risorsa per l’aumento dell’offerta di alloggi a canone sociale, nessuna limitazione al libero mercato, ora nessun contributo per evitare gli sfratti per morosità. Per il Governo gli inquilini ( 3,2 milioni di famiglie) sono agnelli da sacrificare al mercato“.
L.STABILITÀ: TECNICI SENATO, PIU’ INFORMAZIONI SU NORMA CANONE RAI
Servono dati più aggiornati su evasione e stime gettito, rischio contenziosi Servono più informazioni sulle stime dell’impatto della norma sul pagamento del canone Rai attraverso la bolletta elettrica previsto dalla norma in merito contenuta nella Legge di Stabilità. E’ uno dei rilievi messi nero su bianco dai tecnici del Servizio Bilancio del Senato sulla manovra, sottolineando che tali previsioni sono utili anche alla luce di possibili contenziosi che potrebbero emergere.
Sulla norma “sarebbe interessante” poter “disporre di dati aggiornati in tema di evasione/inadempimento e morosità con riferimento sia al pagamento del canone Rai sia a quello delle utenze elettriche“, si legge nel documento. In aggiunta ad un aggiornamento dei dati della Corte dei Conti “qualora fosse disponibile, sarebbe utile poter acquisire anche informazioni sui livelli di morosità che si registrano in ordine al pagamento delle forniture di energia elettrica; ciò al fine di poter escludere eventuali ricadute sul gettito riveniente dai canoni Tv in dipendenza del grado di morosità nel pagamento delle utenze elettriche“.
Inoltre “sarebbe utile poter disporre della stima” sulle entrate attese “anche al fine di verificare se si sia tenuto conto dell’impatto, sul gettito atteso, di eventuali contenziosi in relazione ad incertezze applicative che potrebbero derivare dalla nuova presunzione legale di possesso di apparecchio televisivo e dagli obblighi posti a carico di soggetti privati e non privi di rilevanza economica, che sono prefigurati nel comma 3 in relazione al contenuto del Dm attuativo.
“Nel 2015 erano stati stanziati 100 milioni di euro (nel 1998 senza la crisi economica che mordeva erano 350 milioni di euro) ora con la legge di stabilità per gli anni 2016-2017-2018 le risorse disponibili sono zero” rimarca l’Unione Inquilini.
L.STABILITÀ. LORENZIN: DAL 2013 AUMENTO PROGRESSIVO FONDO SALUTE
“Per quanto riguarda l’aspetto fiscale è evidente che stiamo facendo un lavoro per abbassare le tasse sulle cose, sulle persone e sul lavoro. Questa triplice azione contribuirà a dare un volano di crescita per il paese: ad aumentare i consumi e il Pil. E con l’aumento del Pil arriveranno anche i fondi per finanziare il Welfare e, in questo caso, le realtà locali“. Così ai microfoni di Radio Radicale il ministro della salute Beatrice Lorenzin risponde su quanto scritto oggi dai tecnici di Camera e Senato sulla legge di stabilità in materia di salute.
“Per quanto riguarda la Sanità, mi sono battuta per non avere ulteriori tagli lineari – spiega Lorenzin- Dobbiamo ricordare che il Fondo è legato al Pil e abbiamo fatto un lavoro per il 2016 insieme al tavolo delle Regioni per garantire a questi enti anche l’extra-sanitario. E abbiamo vincolato qualsiasi altro cambiamento previsionale di spesa ad un’intesa da fare nel 2017. Sono convinta che con una fase di crescita riusciremo a cambiare e aumentare il finanziamento per il Sistema Sanitario“. Secondo il ministro, occorre un altro impegno: “Non bastano più soldi. Occorre applicare le norme e rendere il sistema più efficiente, produttivo ed equo. Dobbiamo riequilibrare il Gap del servizio offerto tra il centro-Sud e il Centro-Nord. Per questo è necessario applicare il Patto della Salute“.
Il ministro Lorenzin risponde che il termine tagli per il SSN è improprio: “Noi abbiamo agito sul tendenziale. Da quando sono arrivata, nel 2013, abbiamo avuto un aumento progressivo del Fondo per la Salute. Anche se non è aumentato quanto io avrei voluto. C’e’ stato un segno ‘più’ rispetto ad altri comparti. Nello stesso momento stiamo lavorando con un’operazione di spending interna per risparmiare, eliminare gli sprechi e reinvestire all’interno del sistema“.
L. STABILITÀ. TECNICI: NO TASI E IMU AGRICOLA LIMITA MANOVRE COMUNI A SCAPITO DELLA VOCE MAGGIORMENTE RIGIDA E FISSA DEL FONDO
(DIRE) Roma, 2 nov. – L’eliminazione della Tasi e dell’Imu agricola, compensate da “aumento della dotazione del fondo di solidarietà comunale in sostituzione del gettito Tasi per gli immobili adibiti ad abitazione principale e, con riferimento alla sola Imu, per i terreni agricoli, può determinare un irrigidimento dei bilanci comunali in quanto si limita la possibilità di manovra dei comuni a valere sulle proprie entrate a scapito della voce maggiormente rigida e fissa del fondo in esame“. Così i tecnici di Senato e Camera nel dossier del Servizio del bilancio sulla Legge di Stabilità.