martedì 26 Novembre 2024,

Politica

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Tutto sul referendum del 4 dicembre

scritto da Redazione
Tutto sul referendum del 4 dicembre

Referendum, De Mita (Udc): no a populismo di palazzo, su costi politica serve ragionevolezza

“Quello dei costi della politica che la riforma pure evoca e’ un argomento scivoloso e dal sapore ipocrita. E’ indubbio che occorra un principio di ragionevolezza nella definizione delle indennita’, ma la questione di fondo e’ che l’opinione pubblica reagisce rispetto a questo tema perche’ vive la politica come inutile. Voler costituzionalizzare le indennita’ con argomenti moralistici senza capire che la politica deve recuperare dignita’ ci porta inevitabilmente fuori strada. Il rischio e’ che al populismo della piazza si risponda con un populismo di palazzo. Il pericolo e’ quello di infilarsi in una spirale in cui la migliore risposta e’ una risposta inutile. Il tema vero non e’ quanto costa, ma se la politica ha ancora una funzione”. Lo ha detto il vicesegretario UDC Giuseppe De Mita, ospite ieri sera di un dibattito sul referendum, su Rainews24.

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Referendum, FI: Nei tg poco spazio per le ragioni del “no”

“Si’ e No. Chi ha piu’ tempo sui Tg? Anche per il pluralismo #IoVotoNo”  E’ quanto riporta un post pubblicato sulla pagina Facebook di Forza Italia.  “Abbiamo messo a confronto – spiega Deborah Bergamini, responsabile Comunicazione FI – i tempi di antenna del Si’ e del No sui Tg nazionali, partendo dai dati ufficiali forniti dall’Agcom. Ebbene, c’e’ una sproporzione del tempo concesso al Si’ rispetto a quello dato al No. Sui Tg della Rai, ad esempio, al Si’ e’ stato dato l’11,9 per cento del tempo in piu’ rispetto al No, cosi’ come su Sky il 12,5 per cento di tempo in piu’ al Si rispetto al No, e su La7 il 16,9 per cento in piu’ di spazio concesso al Si’ rispetto al No. Infine – conclude Bergamini – non servono neppure i dati ma basta semplicemente fare un po’ di zapping fra i canali per capire che il politico piu’ presente in Tv e’ il premier Renzi: quello che dice di non voler personalizzare il referendum e’ invece su tutte le tv, e le radio, a fare propaganda per il Si’. Anche per questo e’ importante domenica andare a votare, e votare No”.

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Referendum, Salvini disdice Matrix: basta con occupazione militare di Renzi in tutte le tv

“Di fronte all’occupazione militare da parte del presidente del Consiglio, alla disinformazione cubana di tutti i mezzi di comunicazione, da Rai a Mediaset, questa sera il segretario della Lega Matteo Salvini disdice la sua presenza a Matrix, su canale5. Mi spiace per gli amici di Matrix – dice Salvini – ma questa sera per protesta ho deciso di non essere in video. Basta con questo sistema: Renzi continua a fare monologhi dappertutto e da mesi rifiuta di fare un confronto con me e nessun programma ha potuto o voluto realizzare quello che in qualsiasi paese civile e’ possibile e normale. Riportiamo un po’ di democrazia nell’informazione: ho gia’ chiesto di presentare un esposto all’Agcom anche nei confronti del Gr di Radiouno dove lo spazio e’ equamente diviso tra Cuba e Renzi. Basta con questo regime”.

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REFERENDUM: BERLUSCONI SCRIVE A ITALIANI, VOTO IMPORTANTE, NON RESTATE A CASA =

Il ” tuo voto è importantissimo. Non
cedere alla tentazione di restare a casa: questo referendum non è come
gli altri, non prevede un numero minimo di votanti. Varrebbe anche se
votasse un solo cittadino”. Lo scrive Silvio Berlusconi in una lettera
aperta agli elettori in vista del referendum, pubblicata sui social.

“Se rimani a casa -avverte il Cav- gli altri decideranno comunque per
te. La scelta in fondo è semplice: puoi accettare o respingere una
riforma sbagliata, inaccettabile in democrazia, che non fa risparmiare
nulla, che rende le istituzioni meno efficienti”.

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Referendum: Rampelli, con No nuova legge con primarie
“Un permanente conflitto
istituzionale tra Camera e Senato. Questo lo scenario se
prevalessero i Si’ e il centrodestra vincesse le elezioni
politiche: una contrapposizione che non agevola la democrazia,
rallenta le decisioni e non semplifica la macchina
amministrativa dello Stato”. E’ quanto ha dichiarato il
capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio
Rampelli intervistato sulle ragioni del no.
“Se applicassimo oggi la proposta di Renzi, al Senato il Pd
avrebbe una maggioranza bulgara del 75% e potrebbe mettere il
veto sulla legge finanziaria, sulle scelte che il governo votato
dai cittadini volesse intraprendere nei confronti dell’Europa,
su nuove proposte di modifica della Costituzione e sulla legge
elettorale. La democrazia finirebbe in trappola”. “Alla luce
della disponibilita’ del Governo di cambiare la legge elettorale,
sarebbe finalmente il momento di introdurre le primarie per
legge in modo tale che i cittadini possano decidere per le varie
coalizioni in campo il candidato alla presidenza del Consiglio”.
“Crediamo che in caso di vittoria del no – ha concluso il
capogruppo – in poche settimane si possa fare la nuova legge
elettorale e poi andare al voto e consentire ai cittadini di
scegliersi il presidente del Consiglio, facolta’ di fatto sospesa
da Mario Monti in poi”.

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REFERENDUM, BERLUSCONI SCRIVE A ELETTORI E MILITANTI FI: TUO VOTO
IMPORTANTISSO
“Il 4 dicembre avrai in mano un’arma con la quale
potrai fermare una riforma del tutto inaccettabile e nemica della democrazia.
Una riforma che – se venisse approvata – renderebbe impossibile governare per
il centrodestra o per chiunque tranne il Pd. Questo è assurdo,
intollerabile, ingiustificabile, perché cancella il concetto stesso di
democrazia.  Avremmo un Senato nel quale la sinistra avrebbe automaticamente
una maggioranza assoluta almeno del 60%, perché le regioni, e non più i
cittadini, nomineranno i senatori, e il Pd controlla 17 regioni su 20. E
poiché il Senato conserva compiti importantissimi, anche se gli elettori
dessero la maggioranza a noi, i nominati dal Pd al Senato potrebbero bloccare
l’azione di governo”. Lo scrive, su Facebook, riferisce una nota, il
Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, in una lettera inviata agli
elettori e ai militanti azzurri, e pubblicata sulla sua pagina Facebook e sul
sito di Forza Italia.
“Se invece vincesse il Pd, grazie alla nuova legge elettorale – aggiunge – si
innescherebbe una deriva pericolosa. Infatti una sola forza politica con il
30% dei voti potrebbe avere tutti i poteri. Il 30% dei voti significa il 15%
degli elettori, visto che ormai purtroppo la metà degli italiani non vota.
Così, con il voto di un italiano su sei, un partito potrebbe non solo
governare, e controllare il Senato, ma anche scegliere le massime istituzioni
di garanzia, dal Capo dello Stato alla Corte Costituzionale.
Per questo il tuo voto è importantissimo. Non cedere alla tentazione di
restare a casa: questo Referendum non è come gli altri, non prevede un
numero minimo di votanti. Varrebbe anche se votasse un solo cittadino. Se
rimani a casa gli altri decideranno comunque per Te. La scelta in fondo è
semplice: puoi accettare o respingere una riforma sbagliata, inaccettabile in
democrazia, che non fa risparmiare nulla, che rende le istituzioni meno
efficienti. La vuole un governo, quello di Renzi, che non ha risolto neppure
uno dei problemi del nostro Paese, ed anzi ne ha aggravati diversi. Dopo
1.000 giorni di governo Renzi, l’Italia ha aumentato di 106 miliardi il suo
debito che tutti noi dovremo pagare, lo Stato ci toglie con le tasse la metà
della ricchezza che produciamo, il numero dei poveri è aumentato di un
milione nell’ultimo anno.
La disoccupazione non diminuisce, è rimasta quella di tre anni fa, quando
Renzi è entrato a Palazzo Chigi, di tre punti percentuali più alta del
livello al quale noi l’avevamo lasciata nel 2011. La sicurezza è a rischio
per tutti, l’immigrazione è fuori controllo. Con questo Referendum, Renzi
cerca quella legittimazione che non ha mai avuto dal voto degli italiani.
Anche per questo noi diciamo No e invitiamo anche Te a dire No con noi. Il
nostro No non ha lo scopo di lasciare le cose come stanno. Ha lo scopo di
ridare la parola agli italiani per un governo diverso e per un vero
cambiamento, condiviso e positivo, della Costituzione. Ci impegniamo infatti,
dopo la vittoria del No, a lavorare con tutte le parti politiche ad una nuova
e diversa riforma che dovrà contenere:
1) Un limite costituzionale alla pressione fiscale, per cui nessun governo,
neppure un governo di sinistra, potrà aumentare le tasse oltre un certo
limite.
2) Un taglio drastico al numero dei parlamentari in modo che diminuiscano a
450, contro i 1000 attuali: 300 alla Camera e 150 al Senato.
3) Il vincolo di mandato: un parlamentare non deve poter cambiare
schieramento, deve rispettare quello in cui è stato eletto. Se cambia idea,
deve dimettersi.
4) L’elezione diretta del Capo dello Stato, in modo da sottrarla ai partiti e
affidarla ai cittadini.
Renzi minaccia ogni giorno, se dovesse vincere il No, crisi nei mercati
finanziari, instabilità e ritorno al passato.
Non succederà nulla di tutto questo. Nessuna instabilità e nessun ritorno
al passato. Si terranno invece nuove elezioni, con una nuova legge elettorale
che rispetti la volontà dei cittadini, per avere finalmente una maggioranza
di governo che corrisponda alla maggioranza degli italiani. Se anche Tu
credi, come noi, che l’Italia abbia bisogno di un cambiamento in meglio (e
non in peggio come quello che Renzi ci propone occupando radio e Tv), di un
cambiamento di governo, di un abbattimento della oppressione fiscale, della
oppressione burocratica, della oppressione giudiziaria, allora non esitare
domenica 4 dicembre: vai a votare e vota No. Per Te e per i Tuoi figli, per
un comune futuro di prosperità, di giustizia e di libertà”.

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REFERENDUM, RAGGI INTERVISTATA ALLA CBS: “IO DICO NO”

“La democrazia è il diritto che il popolo ha di
scegliere i propri rappresentanti. #IoDicoNo al referendum”. Così, il
sindaco Virginia Raggi, in un post sulla sua pagina Facebook nel quale
segnala un’intervista al network televisivo americano CBS.
Interpellata sui contenuti della riforma costituzionale proposta dal Governo
e approvata dal Parlamento, Raggi ha commentato: “E’ una follia, è una
cosa ridicola. La democrazia è il diritto che i cittadini hanno di scegliere
i propri rappresentanti”. Sul presidente del consiglio Matteo Renzi, “non
vuole cambiare il Paese, vuole solo avere più potere”. Potere di fare
cosa? “Potere di fare le leggi che vuole senza avere una forte opposizione
in Parlamento”, ha risposto il sindaco.

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REFERENDUM, SOSPESA SEDUTA ASSEMBLEA: RIPRENDE TRA 20 MINUTI

Cominciata da pochi minuti l’assemblea capitolina
in aula Giulio Cesare è stata sospesa. Al primo punto dell’ordine del giorno
è calendarizzata la mozione della maggioranza per il No al referendum
costituzionale. Dopo gli interventi del capogruppo di Fratelli d’Italia
Fabrizio Ghera e della capogruppo del Pd Michela Di Biase, che ha detto
“siamo in palese violazione del codice di comportamento in aula, questa
mozione inutile andava inserita come art. 58” il presidente dell’assemblea
capitolina, Marcello De Vito, ha aggiornato la seduta, che riprenderà circa
tra venti minuti. A tale annuncio tra i numerosi cittadini che stanno
assistendo alla seduta in aula, si sono levate voci di protesta per la
sospensione. Tra gli scranni dell’aula Giulio Cesare sono presenti
sostenitori di entrambi i comitati referendari, quello per il Sì e quello
per il No.

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REFRENDUM, BAGLIO: IN CAPIGRUPPO SU RICHIESTA PD EVITATO BAVAGLIO
OPPOSIZIONI

“Si è svolta oggi a mezzogiorno la conferenza dei
capigruppo in Campidoglio. Il gruppo del Partito Democratico si è opposto al
tentativo del presidente De Vito di strozzare i tempi della discussione di
oggi in Aula e di non rispettare i tempi previsti dal Regolamento (art. 109 )
sulla discussione e di farlo per di più su una mozione fortemente voluta
dalla maggioranza, non sappiamo neppure quanto legittima, sempre secondo il
Regolamento. Però se ci sarà discussione sulla mozione sul Referendum è
per la richiesta avanzata dal Pd che, dopo l’illustrazione, consentirà la
discussione e poi le dichiarazioni di voto. Inoltre, non sono stati
programmati altri consigli perché il Presidente non ha rilevato nessuna
urgenza. La verità è che non ci sono provvedimenti su cui decidere perché
questa maggioranza lavora sul nulla. Assistiamo quindi a una gestione
dell’Aula che deve vivacchiare in attesa di atti e delibere che all’orizzonte
proprio non ci sono e di cui la città avrebbe bisogno, come ha potuto
verificare di persona qualche giorno fa lo stesso Grillo cadendo in una buca
per le strade di Roma”.
Così, in una nota, Valeria Baglio, presente oggi in Conferenza dei
Capigruppo in Campidoglio per il gruppo consiliare del PD.

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REFRENDUM, STORACE: DOMENICA GRANDE OCCASIONE PER LIBERARCI DI
QUESTO GOVERNO
“Dopo 8 anni in cui abbiamo avuto governi senza
popolo (Monti, Letta e Renzi), il popolo deve cogliere l’occasione per dire
nell’urna che questa farsa è indigeribile”.
Lo scrive in una nota Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.
“Domenica avremo un’occasione più unica che rara per liberarci di questo
governo. Ma bisogna andare a votare perché stavolta il quorum non c’è:
vince chi vota. L’arroganza di Matteo Renzi è arrivata al punto di dire che
il quesito referendario in realtà sì o mai. Quando, con il Governo
Berlusconi, ci fu un altro referendum sulla riforma costituzionale nessuno di
noi si sognò mai di mentire così spudoratamente. La realtà è che riforme
così ampie della Costituzione si fanno con un’Assemblea Costituente per la
quale noi de La Destra e Azione Nazionale abbiamo cominciato a raccogliere le
firme, partendo simbolicamente ieri da piazza Montecitorio, davanti alla
Camera. E non alla maniera barricadera del Premier. Se Renzi vince questa
sfida – prosegue Storace su Il Giornale d’Italia – sarà difficile
toglierselo di mezzo per molti anni e semmai l’alternativa – folle – sarà
rappresentata dalla banda di Beppe Grillo, con il centrodestra ai margini.
Uno scenario devastante. L’Italia ha bisogno di serietà e non di prepotenti.
Per questo dobbiamo sentire il dovere morale di non fermarci un secondo fino
alle 23 di domenica prossima, quando si cominceranno a scrutinare le schede
elettorali. Lavoriamo sodo in questi giorni, perché c’è addirittura il
rischio di brogli col voto estero: tuteliamoci da casa nostra”.

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