lunedì 25 Novembre 2024,

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Tutto sulla prossima legge elettorale. Le posizioni di politici, partiti e movimenti

scritto da Redazione
Tutto sulla prossima legge elettorale. Le posizioni di politici, partiti e movimenti

L.elettorale:Salvini,ho dubbio che Grillo non voglia vincere. No a barricate,ma chi vuole vincitore chiaro vuole maggioritario

“Ho il dubbio che Grillo non voglia vincere le elezioni. Chi voleva vincere queste elezioni dovevasostenere una proposta di legge elettorale maggioritaria, dove la domenica del voto chi vince vince e chi perde perde”. Cosi’ Matteo Salvini parla di legge elettorale ai microfoni di Radio Cusano Campus.     “Il proporzionale lascia il piede in sei scarpe. Noi non stiamo li’ a far barricate, ma chi voleva un vincitore chiaro doveva sostenere il maggioritario. L’importante, comunque – conclude il leader della Lega – e’ andare a votare il prima possibile”.

L.elettorale: niente firme in collegi, solo per liste

La Commissione affari costituzionalidella Camera ha approvato un emendamento al testo base del relatore alla legge elettorale, che elimina l’obbligo di raccogliere le firme a sostegno dei candidati nei collegi uninominali, come prevedeva invece il testo base.    Il relatore Emanuele Fiano aveva inserito l’obbligo di raccogliere almeno 500 firme per ogni candidato nei collegi, che andavano ad aggiungersi alle sottoscrizioni a sostegno delle liste proporzionali in ogni circoscrizione. Su questo punto sono stati presentati molti emendamenti, sui quali Fiano ha proposto una riformulazione che consisteva nell’eliminazione delle firme per i collegi, ma confermando la necessita’ di firme per le liste. L’emendamento e’ stato quindi approvato    Rimane quindi l’obbligo di raccogliere 4.000 firme per le
circoscrizioni con piu’ di 1 milione di abitanti, 3.000 in quelle con popolazione tra i 500 mila e il milione di abitanti, e 2.000 per quelle sotto i 500 mila abitanti. In caso di elezioni anticipate il numero necessario e’ dimezzato. Nella seduta di ieri sera era stato approvato anche un emendamento che fa partire la sperimentazione delle firme digitali a sostegno delle liste elettorali.   Entro sei mesi un decreto del Ministero dell’Interno dovra’
definire “le modalita’ per consentire in via sperimentale la raccolta in via digitale delle sottoscrizioni necessarie per la
presentazione delle candidature e delle liste” anche “attraverso l’utilizzazione della firma digitale e della firma elettronica qualificata”. L’emendamento e’ stato proposto dal relatore che ha riformulato degli emendamenti di Andrea Mazziotti (Ci), Mara Mucci (Ci) e Alfredo D’Attorre (Mdp).

L.elettorale: Gelmini, centrodestra unito dopo elezioni. Non c’e’ alcun inciucio ne’ alcun Nazareno bis

“A livello nazionale il proporzionale fara’ si’ che ciascuno parli al proprio elettorato ma non c’e’ nessun inciucio e nessun Nazareno bis: ogni partito del centrodestra disputera’ la sua campagna elettorale per poi trovarci uniti e, se vinceremo, per governare”. Lo ha spiegato la coordinatrice lombarda di Forza Italia e parlamentare, Mariastella Gelmini, parlando della legge elettorale che sta nascendo e il cui testo e’ all’ attenzione della commissione Affari costituzionali della Camera.    “Noi guardiamo al futuro e pensiamo che il centrodestra debba essere unito e, in questa campagna elettorale in cui il sistema e’ tripartito, crediamo che il proporzionale sia il modo migliore per dare rappresentativita’ ai cittadini – ha concluso a margine della presentazione delle proposte di Forza Italia in vista delle amministrative -, ma il centrodestra deve tornare poi immediatamente unito”.

L. ELETTORALE. SANTANCHE’ (FI): BENE ACCORDO, VOTO SUBITO

“Sulla legge elettorale si poteva faremeglio, ma non avremmo avuto un testo cosi’ condiviso dalle diverse forze politiche. Bene la semplificazione con la soglia di sbarramento alta. Ora si torni a votare il prima possibile, il popolo e’ stanco di essere guidato da un governo distante anni luce dalla realta’ e che non rispecchia la volonta’ elettorale”. Lo dice Daniela Santanche’, deputata di Fi.

Prodi, sono vicino al Pd, ma con Berlusconi non ci sto.  Renzi col proporzionale cambia rotta, no alleanze post voto

“Ho detto che abito in una tenda vicino al partito, ma la tenda si puo’ mettere nello zaino e rimettersi in cammino”. Lo dice in un’intervista al Fatto Quotidiano Romano Prodi che mette in guardia da un’allenza post elettorale con Berlusconi: “Certo non ho dedicato la mia vita politica a costruire alleanze con obiettivi talmente disomogenei da diventare improduttivi”. E su legge elettorale e voto anticipato riflette: “Vediamo come vanno le cose, l’Italia corre molti rischi”.   Il proporzionale, sottolinea Prodi, “rende impossibile un governo stabile e l’applicazione dello slogan: ‘La sera delle elezioni sapremo chi ha vinto’. Quello del segretario del Pd Matteo Renzi e’ un cambiamento di rotta”. Inoltre, “la campagna elettorale a Ferragosto sarebbe ridicola. E le elezioni in ottobre senza l’approvazione della legge di bilancio faranno aumentare la diffidenza nei nostri confronti e, tra l’altro, rendera’ molto piu’ difficile esercitare un ruolo attivo nella strategia franco-tedesca”.    Parlando di Beppe Grillo, il professore rivela che “glispettacoli di Grillo mi piacevano molto. Mi sottopose un paio di volte i suoi testi teatrali, si documentava con rigore sull’esattezza delle battute di economia. Poi e’ andato per la sua strada fino alla politica. Una cosa e’ fare teatro, un’altra e’ governare”, “la forza di Grillo e’ non avere radici, ma questo produce il rischio di non avere linea di governo”.

L.ELETTORALE, RAMPELLI (FDI): RENZI-GRILLO-BERLUSCONI TRE RINNEGATI

“Nella legge elettorale Renzi-Grillo-Berlusconi i cittadini non designano il presidente del Consiglio, nemmeno indirettamente come accadeva fin qui;  non scelgono la coalizione che governerà, cosi i partiti saranno liberi di fare l’opposto di quanto detto in campagna elettorale;  non decidono i parlamentari con le preferenze perché tutti i
nomi che compariranno sulla scheda saranno bloccati e imposti dalle segreterie di partito. In un colpo solo si cancella la democrazia dell’alternanza e si azzera il potere dei popolo, con il bene placido del rottamatore d’assalto, del campione della rivoluzione liberale e del fenomeno dell’antipolitica. Tre rinnegati”. È quanto dichiara in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.

 

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