Sono 15mila e 700 le aziende laziali che ad oggi hanno fatto domanda per accedere agli ammortizzatori sociali messi in campo per affrontare l’emergenza sanitaria da Covid-19. Si tratta di 37mila lavoratori, il 60% dei quali donne, che lavorano per il 94% in imprese con meno di 5 dipendenti. A fare la parte da leone la provincia di Roma con il 77% di domande, con Latina al 9%, Viterbo al 5,9%, Frosinone al 5,7% e Rieti al 2%. Al momento sono 200 le domande al giorno inoltrate all’Inps ma l’obiettivo è arrivare a 500 per evadere la richiesta che arriva dal tessuto produttivo laziale. Numeri resi noti durante la videoconferenza tra l’assessore Di Berardino, i sindacati e le parti datoriali, che si è tenuta oggi per il fare il punto della situazione in merito all’accordo sottoscritto lo scorso 24 Marzo. All’incontro in modalità virtuale ha preso parte anche il Segretario Regionale dell’UGL Lazio Armando Valiani: “Sono numeri importanti – sottolinea il rappresentante sindacale – che ci fanno capire come nella Regione Lazio la media e piccola impresa sia il vero volano dell’economia. Abbiamo chiesto ed ottenuto dall’assessore l’impegno ad alleggerire l’iter dei pagamenti per fare in modo che l’Inps, già in ritardo su altri aspetti, sia questa volta veloce nell’erogare redditi in questo momento fondamentali per tantissime famiglie. Ci ha fatto piacere che molte istanze avanzate dalla UGL sono state ascoltate ora anche gli artigiani, sia titolari di imprese che dipendenti, potranno rientrare all’interno della misura, dopo aver rischiato di non restare fuori a causa della mala interpretazione di alcune circolari”. Durante l’incontro si è arrivati ad una conclusione, nei prossimi giorni la Regione Lazio firmerà l’accordo quadro tra organizzazioni sindacali, datoriali e Abi per l’anticipazione della cassa integrazione: “È questo un accordo di svolta che può garantire un percorso virtuoso a sostegno delle nostre famiglie, quello che avrebbe dovuto fare anche il Governo nei giorni scorsi. Abbiamo chiesto all’assessore Di Berardino di voler intervenire anche per superare le criticità riscontrate nell’inserimento dei dati e offrire un sistema più snello e fruibile. L’auspicio è che, come già detto, venga anche semplificato il lavoro degli uffici Inps perché le famiglie senza reddito non possono aspettare”.