“Il Tribunale Ordinario di Roma, Sezione Terza Civile, ha accolto totalmente la nostra istanza cautelare sospendendo, in via di urgenza, la seconda autoproclamazione di Francesco Paolo Capone a Segretario Generale e tutti gli atti conseguenti, tra cui la nomina dei componenti della Segretaria e gli atti con i quali è stata disposta la decadenza di numerosi consiglieri nazionali“. Così in una nota i dirigenti nazionali della Ugl, rappresentati dal Segretario Nazionale delle Comunicazioni e candidato alla carica di Segretario Generale, Salvatore Muscarella, attori dell’iniziativa giudiziaria.
“Ancora una volta, la giustizia sta facendo luce sulle tante gravi illegittimità e violenze messe in atto a partire dal Consiglio Nazionale del 28 ottobre 2014, volte ad imporre Capone e la lobby capeggiata dall’Onorevole Polverini al vertice dell’Ugl. Si sta aprendo una fase nuova che riporterà trasparenza e democrazia nel nostro Sindacato – sottolinea Muscarella – Abbiamo sempre sostenuto l’illegittimità anche di tale seconda auto-proclamazione nonché di tutte le arbitrarie espulsioni e decadenze, adottate con prepotenza ed in totale spregio dello statuto e della prima ordinanza del Tribunale di Roma, che già aveva sospeso l’elezione di Capone, al solo scopo di sovvertire gli organismi democraticamente eletti a favore di Capone e dei suoi sodali“.