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Umberto Macci, capo di gabinetto del sindaco Giannetti. “Senza predeterminazione dell’orario di lavoro, per la preoccupazione dello sforamento massivo delle 36 ore contrattuali?”

scritto da Redazione
Umberto Macci, capo di gabinetto del sindaco Giannetti.  “Senza predeterminazione dell’orario di lavoro, per la preoccupazione dello sforamento massivo delle 36 ore contrattuali?”

Umberto Macci, ex sindaco di Priverno dal 2003 al 2013, è dunque il capo di gabinetto del sindaco di Terracina, Francesco Giannetti.

Macci viene nominato, come scritto nel decreto sindacale, perché “allo stato attuale, le carenze di personale, le esigenze e le necessità organizzative dell’ente, l’aumentata complessità dei procedimenti amministrativi – sia in termini quantitativi sia in termini di complessità strutturale – scaturenti dai continui interventi normativi hanno condotto ad un aumento del carico di lavoro dei dipendenti comunali, e che quindi tali criticità non consentono di individuare, all’interno dell’Amministrazione, personale di ruolo da assegnare ai suddetti uffici, senza pregiudicare il regolare svolgimento delle attività e dei servizi esistenti e già in sofferenza”.

Se queste sono le motivazioni principali per le quali il sindaco Giannetti ha cooptato all’interno della burocrazia dell’Ente comunale, riteniamo siano perfette.

Non ci è chiara però la motivazione della non “predeterminazione dell’orario di lavoro, a causa delle particolari caratteristiche dell’attività che andrà ad esercitare il capo di gabinetto”.

Con tutti i riferimenti di legge che si possono fare, compreso il richiamo all’art. 90 del Tuel, se la preoccupazione massima dell’amministrazione comunale è quella del superamento delle 36 ore di lavoro previste contrattualmente anche per il capo di gabinetto, si potrebbe ricorrere all’istituto della “posizione organizzativa” (visto che il capo di gabinetto ha un contratto rientrante nell’alta professionalità).

Oppure, inserire questa nuova figura all’interno del budget economico riservato al personale addetto allo staff del sindaco, come dovrebbe essere naturale, così non ci sarebbe bisogno di ricorrere al pagamento di eventuali straordinari, perché inclusi nel compenso economico aggiuntivo della posizione.

E poi, é stato previsto il carico di lavoro che il capo di gabinetto dovrà sostenere nel suo diuturno impegno al servizio del sindaco e del Comune di Terracina, oppure dovrà eroicamente surrogare tutte le carenze espresse in premessa dal decreto del sindaco?

Altra e ultima nota curiosa: è stato previsto al “… 10/08/2026, data di maturazione del requisito dell’età anagrafica (del capo di gabinetto?), che stante l’attuale normativa pensionistica, impone all’Ente la cessazione del rapporto di servizio, salvo diversa successiva previsione normativa”.

Salvo diversa previsione normativa … per fare cosa?

Tutto questo solo per comprendere e far comprendere a tutti i cittadini il passaggio politico e amministrativo che si tenta di commentare.

e.

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